Protesta dei commercianti del centro storico «Trasformato in un bancomat del Comune»

Lo definiscono «un calderone sempre più rovente». Riferimento senza giri di parole al centro storico della città di Catania. A parlare sono i commercianti iscritti alla federazione italiana pubblici esercizi e turismo che si dicono «stanchi, sfiduciati e al limite della sopportazione». Il destinatario del messaggio è il primo cittadino Enzo Bianco e la sua politica. 

La presa di posizione nasce dopo un faccia a faccia che si è tenuto ieri tra gli esercenti e tocca diversi punti, primo su tutti quello delle strisce blu notturne. Gli stalli a pagamento gestiti dalla società Sostare. «Ogni sera vengono elevati centinaia di verbali e la cittadinanza non conosce nemmeno il perché», spiega in una nota Roberto Tudisco, presidente della Fipet. I cartelli, gli stessi che dovrebbero informare i cittadini «sono microscopici non illuminati, mancano le segnaletiche e non è stata fatta nessuna informazione istituzionale». L’invito per la giunta Bianco è quello di «cessare questo esperimento che causa solo disagi e una fuga dal centro storico massiccia e incontrastata».

La situazione non è delle migliori nemmeno quando si parla del Movida bus, il mezzo pubblico dell’agenzia municipale trasporti pensato per favorire gli spostamenti in centro senza l’utilizzo dei veicoli privati. «Non c’è nessuna indicazione delle fermate che dovrebbero incentivare la discesa in centro, nessun decoro dentro i mezzi, e nessuna pubblicità di questa mirabolante attrattiva catanese», attacca Elena Malafarina, vicepresidente della federazione che riunisce gli esercenti. 

Tra gli altri «esperimenti» che vengono citati nella nota c’è anche l’operazione dell’amministrazione legata al decoro urbano. L’idea del Comune, diventata operativa dalla fine del mese di febbraio, prevede delle multe per chi espone nelle facciate delle attività cartelloni e infissi pubblicitari. «Il tutto si è trasformato nella crociata contro le tende, dove senza nessuna indicazione di una legge o di una procedura viene rilasciato un foglietto fotocopiato con un indirizzo (vedi foto, ndr). Per la serie sbrigatela tu mio caro commerciante».

Gli associati si autodefiniscono dei «bancomat da cui attingere, come un terreno di esperimenti che riducono la nostra clientela, che comportano disagi alla cittadinanza, che non creano regole con cui lavorare in modo sereno, che aumentano burocrazia e caos, senza fornire norme chiare, alimentando distorsioni e distinzioni che producono clientelismo. Insomma lo abbiamo già detto e ridetto a Catania fare il commerciante si sta trasformando in un incubo».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dopo un vertice tra gli esercenti dura presa di posizione contro l'amministrazione Bianco. Tra le scelte più criticate quella delle strisce blu a pagamento anche di notte: «Siamo stanchi, sfiduciati e al limite della sopportazione», attaccato il presidente di Fipet  RobertoTudisco che invita a «cessare subito questo esperimento»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]