Il provvediemento è stato notificato al Comune di Palermo e all'Amat. Mancherebbe l'aggiornamento del Pgtu. I ricorrenti sono assistiti dagli avvocati Dagnino e Scimone. Spallitta (Pd): «L'amministrazione revochi le zone a traffico limitato in autotutela»
Ztl, presentato il ricorso al Tar Associazioni: «Sono illegittime»
Ztl illegittime a Palermo? Lo decideranno i giudici amministrativi del Tar. Questa mattina, infatti, è stato notificato al Comune di Palermo e all‘Amat, l’ex municipalizzata che si occupa del trasporto pubblico urbano, il ricorso contro il provvedimento di istituzione delle zone a traffico limitato nel capoluogo siciliano. I ricorrenti, circa 200, sono assistiti dagli avvocati Alessandro Dagnino e Giovanni Scimone.
I rappresentanti di alcune associazioni promotrici del ricorso: Bispensiero, Viviamo civile e Salviamo il cuore di Palermo, durante un incontro a Palazzo Nuccio, hanno illustrato il contenuto del documento. Tra i promotori c’è anche il vicepresidente del Consiglio comunale Nadia Spallitta, che caldeggia da parte dell’amministrazione il ritiro in autotutela dei provvedimenti adottati per evitare di dover restituire con gli interessi le somme percepite dai cittadini.
I legali hanno predisposto il ricorso contro le Ztl sostenendo che il provvedimento di istituzione delle zone a traffico limitato sarebbe viziato per due motivi. Da una parte, mancherebbe l’aggiornamento del Pgtu, il piano generale del traffico urbano. Proprio la mancata approvazione del documento fu la causa di accoglimento del ricorso cntro la Ztl istituita dalla giunta Cammarata. Secondo Massimo Merighi, rappresentante dell’associazione Bispensiero: «Queste Ztl non hanno nulla di diverso da quelle istituite dalla giunta Cammarata. In quel caso non era stato approvato il Pgtu, oggi non è stato aggironato, per questo ci ritroviamo a presentare di nuovo il ricorso contro questo provvedimento».
Il secondo motivo di presunta illegittimità delle zone a traffico limitato si sostanzierebbe nel fatto che nel bilancio di previsione del Comune non sono conteggiati i 30 milioni che l’amministrazione comunale conta di ricavare dalla vendita dei pass per entrare nelle Ztl. Per l’avvocato Dagnino, oltre ai motivi di illegittimità amministrativa, manca coerenza tra gli intenti dell’amministrazione comunale e la modalità di attuazizone previste: «Le zone a traffico limitato istituite dal Comune non riducono l’inquinamento. Per incassare 30 milioni di euro, infatti, con il pagamento di 100 euro si autorizzerebbero 300mila mezzi alla circolazione nelle due Ztl».