Pena ridotta in appello e sospesa in via condizionale per l'ex sindaco di Palermo e per Franco Alioto, ex dipendente Gesip che si sarebbe occupato della barca dei figli di Cammarata durante i turni di lavoro come giardiniere alla Favorita
Caso skipper, due anni a Cammarata Il legale: «Ricorreremo in Cassazione»
Diego Cammarata è stato condannato a due anni di reclusione. Questa la sentenza emessa terza sezione dalla Corte d’appello presieduta da Raimondo Loforti in merito al processo che ha visto imputati l’ex sindaco di Palermo e Franco Alioto, il dipendente della Gesip – all’epoca dei fatti azienda partecipata del Comune – che avrebbe lavorato come skipper della barca dei figli di Cammarata anziché svolgere le proprie mansioni come giardiniere nel parco della Favorita. In primo grado erano stati entrambi condannati a tre anni per falso e abuso d’ufficio. Quest’ultima accusa è tuttavia caduta in appello. Riduzione di pena anche per l’ex dipendente, condannato a un anno e tre mesi.
La vicenda risale al 2009, quando la trasmissione televisiva Striscia la notizia aveva mostrato delle immagini in cui Alioto si occupava di gestire il noleggio della barca, ormeggiata al porto dell’Acquasanta. Sono stati in seguito gli agenti della squadra mobile a trovare le prove che in quel momento l’ex Gesip avrebbe dovuto trovarsi sul suo vero posto di lavoro.
A entrambi gli imputati è stata concessa la sospensione condizionale della pena, che comprende anche l’interdizione dai pubblici uffici. «Attendiamo le motivazioni – spiega a MeridioNews Giovanni Rizzuti, legale dell’ex sindaco – Fin dal primo grado riteniamo di avere in mano argomenti sufficienti per puntare alla completa assoluzione».