Un progetto legato allo smaltimento dei rifiuti per partecipare alla selezione del Sud del concorso promosso dalla multinazionale di costruzioni giocattolo. «Valorizzate le competenze informatiche e robotiche delle nostre classi. Sviluppata pure sensibilità al rispetto ambientale», spiega la dirigente Nunzia Grillo
Aci Catena, la scuola Rossi alla Lego league «Discarica tecnologica fatta con i mattoncini»
Una discarica in miniatura, con tanto di braccio meccanico trasporta rifiuti, costruita coi mattoncini Lego. È il progetto sulla raccolta differenziata che gli studenti e le studentesse del circolo didattico Emanuele Rossi di Acicatena presenteranno alle selezioni del Sud della First Lego league italiana (Flli). Il concorso mondiale di scienza e robotica organizzato dalla First (Associazione americana For inspiration and recognition of science and technology) che prevede l’utilizzo esclusivo dei materiali della nota multinazionale Lego. «Speriamo di qualificarci per le finali nazionali – spiega la dirigente scolastica Nunzia Grillo – Ma siamo già soddisfatti per le capacità che questo progetto ha sviluppato nelle nostre classi».
La difficoltà nello smaltimento dei rifiuti è un disagio a cui Aci Catena è particolarmente sensibile. In attesa che la politica trovi una soluzione definitiva, il tema diventa spunto per riflessioni e attività all’interno delle scuole. A occuparsene, in particolare e con un modo particolare, sono state le quarte e le quinte classi del circolo didattico Emanuele Rossi. «L’informatica è entrata nel programma scolastico come materia obbligatoria. E una delle sue applicazioni è la robotica – spiega a MeridioNews la dirigente – Abbiamo applicato le conoscenze maturate nel settore del problem solving al riciclo dei rifiuti».
Attività che, secondo le regole imposte dai concorsi Waste wise e Trash trek promossi dalla Flli, hanno portato alla realizzazione di una discarica in miniatura – interamente fatta di mattoncini Lego – funzionante persino meglio di tante altre a grandezza naturale: «Hanno assemblato un motore, poi collegato in wi-fi a un computer, che muove il braccio meccanico raccogli rifiuti». È questo il progetto che, il 9 febbraio, una rappresentanza della scolaresca presenterà al concorso, e che potrebbe valere l’accesso alla fase nazionale che si svolgerà a Rovereto.
È stata curata anche una parte scientifica riguardo al riciclaggio: «La possibilità di trasformare le bucce della frutta in compost. Un materiale riutilizzabile per diverse finalità», aggiunge la dirigente. Seguendo questo filone, le classi coinvolte hanno sviluppato pure uno studio teorico sulla ecosostenibilità dello smaltimento dei rifiuti. Basato sia su delle indagini con protagonista la popolazione cittadina, sia su degli incontri con le autorità e gli enti che si occupano della questione. «Acquisire conoscenze riguardo all’importanza di una corretta raccolta differenziata è, per le nuove generazioni, indispensabile a sensibilizzare le famiglie e concorrere così alla soluzione del problema dei rifiuti», aggiunge Grillo.
Tutte le attività didattiche del circolo scolastico sono spesate dai finanziamenti pubblici, che dal prossimo anno saranno corrisposti in relazione al numero di iscritti entro il termine di legge previsto, il 22 febbraio: «È importante che i genitori rispettino le scadenze – tiene a precisare la dirigente, in conclusione – Ci sarà tempo anche in seguito per presentare le domande di iscrizione, ma ciò andrebbe a danno della scuola. Quindi, meglio rispettarle».