L'impresa di costruzioni cerca di venire fuori dalla crisi. La nuova mossa è rivoluzionare il cda. Proposto l'ingresso di un manager e di due importanti avvocati romani. «Non posso ancora commentare», dice il presidente, che è il solo componente confermato. Soddisfazione dai sindacati
Nuovo cda Tecnis: due avvocati più un consulente Probabile l’ingresso dell’ex presidente della Roma
Il presidente del consiglio di amministrazione di Tecnis, Riccardo Acernese, non conferma ma non smentisce: «Bisogna aspettare i tempi tecnici prima di potere annunciare ufficialmente la notizia». E cioè che il cda dell’impresa di costruzioni – che da mesi prova a uscire dai guai economici e dirigenziali – sarà rinnovato quasi per intero. Il 5 gennaio l’assemblea dei soci ha proposto l’ingresso di tre nuovi membri: due avvocati di un importante studio romano e un consulente manageriale. Entro fine gennaio decideranno se accettare l’incarico. «È una buona nuova», commentano i sindacati.
Dopo la nomina del commissario Saverio Ruperto, arrivata dalla prefettura a seguito dell’interdittiva antimafia recapitata all’impresa, continua il piano di ristrutturazione societaria di Tecnis. La proposta prevedrebbe la conferma a presidente di Acernese – indagato nell’inchiesta sulla nuova darsena del porto di Catania -, l’uscita dei due vecchi consiglieri, l’ingresso di alcuni nuovi professionisti. Tre, per la precisione, sui cui nomi però c’è il massimo riserbo. «Finché l’accordo non sarà ufficiale non posso commentare», risponde il presidente a MeridioNews. Le voci che circolano con più insistenza e credito portano a Eugenio Grippo e Roberto Cappelli: rispettivamente fondatore e socio di uno degli studi legali più importanti d’Italia, con sedi a Roma e Milano. Entrambi specializzati in diritto societario, fusioni e acquisizioni di società. Il terzo nome è quello di Luciano Favero, consulente manageriale.
«Se sono questi i nomi, è una notizia positiva – commenta Giovanni Pistorìo, sindacalista Cgil – Il curriculum dei candidati ci fa ben sperare. Sono professionisti blasonati ed estremamente competenti in materia di diritto amministrativo». Grippo, cassazionista 65enne, è specializzato in diritto societario con particolare riferimento agli aspetti finanziari. Favero ha lavorato per aziende collegate al gruppo Benetton, e poi pure all’interno di Marangoni e Riello. Dal 2010 si occupa, come libero professionista, di gestione di progetti di ristrutturazione industriale e finanziaria. Ed in passato ha lavorato al fianco di Cappelli riguardo a cessioni societarie. Cappelli, 56enne, è considerato tra gli avvocati italiani più importanti. È stato all’interno del consiglio di amministrazione delle società Aedes, The space entertainment, Fondiaria Sai e dei club di calcio di Parma e Roma. In particolare, nel 2011, ha curato il passaggio della Roma dalla famiglia Sensi alla cordata americana di Thomas Di Benedetto e James Pallotta. Per un breve periodo ha pure ricoperto la carica di presidente ad interim del club.
Cappelli è considerato anche uomo di fiducia per i vertici Unicredit. La banca che – oltre ad avere avuto interessi nell’As Roma, fino all’arrivo della nuova proprietà – ha un ruolo importante nel piano di ristrutturazione del debito che i vertici della Tecnis hanno presentato in tribunale. Il progetto, indispensabile per salvare l’azienda, ha di recente avuto il via libera da parte dei giudici. Ma resta in attesa della convalida definitiva, che non potrà arrivare oltre marzo. La conferma del nuovo assetto del cda, così come sarebbe stato proposto dall’assemblea dei soci, sarà data invece il 22 gennaio. Data della prossima riunione, in cui dovrebbero essere ufficializzate, se accetteranno l’incarico, le nomine dei tre nuovi consiglieri. Tre giorni prima, a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, è in programma l’incontro tra i sindacati e il commissario Ruperto.
Il cda Tecnis era stato rivoluzionato una prima volta a ottobre, con le dimissioni dei soci fondatori dell’impresa Mimmo Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice. Arrivate a seguito dell’inchiesta Dama Nera, che ha portato all’arresto di entrambi. Nel consiglio, sempre presieduto da Acernese, era rimasto in carica Giovanni De Pra, mentre era entrato come nuovo membro Roberto Arcidiacono. Lo scorso agosto aveva invece lasciato il suo ruolo il manager Giulio Stanzione.