I carabinieri lo hanno arrestato in flagranza di reato. Aveva con sé un fucile calibro 16 con matricola abrasa e 18 cartucce caricate a pallini. Una di queste è stata esplosa contro un allevatore di 63 anni e sua moglie. Trasportati in ospedale, i due non sono in pericolo di vita
Paternò, tentato omicidio per lite sul pascolo Spara a due persone, domiciliari a un 76enne
Una discussione legata al pascolo di un gregge di pecore si è trasformata in un tentato omicidio. Salvatore Cusmano, di Paternò, è stato arrestato in flagranza di reato dopo aver sparato un colpo di fucile a un allevatore di 63 anni. A rimanere ferita è stata anche la moglie di quest’ultimo, che è stata raggiunta al volto e al braccio sinistro da alcuni pallini.
La lite è avvenuta ieri mattina, in contrada Pantano, a Paternò. Oggetto del contendere erano alcuni terreni usati come pascolo per gli ovini. A sparare è stato Cusmano, che ha colpito al petto il suo compaesano allevatore. L’arma è un fucile calibro 16 con matricola illeggibile. Addosso al 73enne sono state trovate anche 18 cartucce caricate a pallini. Tutto è stato sequestrato e sarà inviato ai Ris di Messina per esami balistici. La vittima e la moglie sono stati trasportati e medicati all’ospedale di Paternò, e sono stati giudicati guaribili rispettivamente in 20 e 15 giorni.