Ad aver contratto la malattia è una donna sulla quarantina, dipendente di un supermercato. La diagnosi di infezione da meningococco non è stata confermata, ma lo sarà probabilmente nelle prossime ore. Secondo fonti ospedaliere, il pericolo di contagio nel reparto di emergenza sarebbe stato scongiurato
V. Emanuele, caso di meningite al pronto soccorso Donna in rianimazione. «Batterio isolato con successo»
È una donna di quarant’anni, dipendente di un supermercato all’interno di un noto centro commerciale, la paziente probabilmente affetta da meningite al Vittorio Emanuele di Catania. La notizia è stata data ieri dal quotidiano SudPress e si è diffusa questa mattina. La diagnosi di infezione da meningococco non è ancora stata confermata, ma lo sarà probabilmente nelle prossime ore. Il sospetto è ritenuto fondato per via della febbre alta e dello stato confusionale in cui versava la signora al momento del suo arrivo al pronto soccorso dell’ospedale di via Plebiscito, nella tarda mattinata di ieri. Lei è stata trasferita in Rianimazione, mentre il reparto di emergenza, secondo le procedure di sicurezza in caso di malattie altamente infettive come la meningite, è stato chiuso per alcune ore.
La 40enne è sotto osservazione al primo piano dell’ospedale catanese. È stata intubata per evitare complicazioni respiratorie, ma non ci sono dettagli sulle prognosi o sulle sue attuali condizioni di salute. Quello che è noto è che non è cosciente. Secondo le procedure standard, nel momento in cui la donna dovesse cominciare a reagire ad alcuni stimoli – pizzicotti, punture, luce – sarebbero segnali di un miglioramento. A seguito del quale sarà valutata la possibilità di estubarla. A occuparsi di lei sono i rianimatori del reparto del Vittorio Emanuele, coordinati dal responsabile Giacomo Castiglione. Secondo quanto riportato da fonti ospedaliere, il batterio sarebbe stato isolato con successo e non dovrebbe esserci pericolo di contagio per i pazienti che si trovavano al pronto soccorso al momento dell’arrivo della donna.