Comunità minori, soldi bastano solo fino ad ottobre  Orlando e Ciulla: «Da Stato e Regione tagli inaccettabili»

La buona notizia arriva dopo una giornata di passione. Saranno predisposte e inviate alla Ragioneria tutte le determine di pagamento per i servizi resi fino a ottobre. Per tutto il giorno una delegazione degli enti che gestiscono le strutture residenziali per minori aderenti a Legacoop e Confcooperative hanno occupato l’assessorato. Un vertice fiume per sciogliere il nodo del mancato pagamento delle rette alle strutture. All’appello mancano quattro milioni di euro e in alcuni casi gli enti aspettano il saldo del 2013. Proprio su questo fronte l’assessore alla Cittadinanza sociale, Agnese Ciulla, ha concordato con il Ragioniere generale e la dirigente degli Interventi socio-assistenziali Maria Ferreri che non appena sarà approvato il bilancio 2015 verranno inoltrati i provvedimenti per l’iscrizione dei debiti fuori bilancio, da sottoporre al Consiglio comunale.

Resta da verificare, invece, la disponibilità finanziaria per la copertura fino alla fine dell’anno. Un problema non di poco conto, perché molte coop rischiano il fallimento. «La situazione è drammatica – aveva detto a MeridioNews Filippo Parrino, presidente di Legacoop Palermo – I lavoratori non prendono lo stipendio da diversi mesi. Gli enti non sanno neppure come comprare il cibo ai piccoli ospiti o assicurare loro le visite mediche». Il numero uno di Legacoop aveva puntato il dito contro «lo scaricabarile tra Regione e Comune ai danni dei minori» e chiesto, a nome di tutta la delegazione, il trasferimento dei funzionari e dei dirigenti fino a oggi competenti.

Dal sindaco Leoluca Orlando e dall’assessore Ciulla, però, arriva una difesa del lavoro fatto dall’amministrazione che «in questi anni ha quasi triplicato il suo impegno economico a sostegno delle comunità, passando da meno di 5 milioni ad oltre 14 milioni». Segno per il primo cittadino e il suo assessore di «una attenzione fortissima» di tutta la Giunta a servizi che sono «più che essenziali». «Tutto questo – sottolineano Orlando e Ciulla – è avvenuto mentre a livello nazionale e regionale vi è stato, invece, un continuo e inaccettabile taglio alla spesa sociale, colpendo proprio queste fasce e chi è impegnato in questo settore».

«Siamo perfettamente coscienti delle difficoltà attraversate dagli enti che gestiscono le strutture – concludono – e proprio per questo oggi è stato evidente che occorre certamente superare uno stallo burocratico ma soprattutto occorre un impegno comune perché si affronti in modo chiaro il tema politico della spesa per il sociale in Sicilia».


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