«La statua - dice un passante - pare poggiata sulla casupola». Cioè la tendostruttura montata da una nota azienda di caffè. «Cose da pazzi, avrebbero dovuto informarci», dice la soprintendente ai Beni culturali Fulvia Caffo. La concessione del suolo pubblico è stata autorizzata per una settimana a poco meno di 800 euro
P.zza Stesicoro, stand pubblicitario davanti a Bellini La soprintendenza: «Non l’abbiamo mai autorizzato»
Piazza Stesicoro, pieno centro storico di Catania. Tra il barocco dei palazzi e l’anfiteatro romano c’è una tendostruttura pubblicitaria di 57 metri quadrati. Alle spalle della statua dedicata al compositore e simbolo della città Vincenzo Bellini. La scultura è seduta col viso rivolto verso la chiesa di San Biagio ma – dice un passante – «pare poggiare sullo stand». Che vende e reclamizza le cialde di una nota azienda di caffè italiana. L’installazione è stata concessa dall’assessorato comunale alle Attività produttive. Ma la soprintendenza dei Beni culturali non è stata informata. «Anche se avrebbe dovuto esserlo», dice la soprintendente Fulvia Caffo. Per l’occupazione del suolo pubblico – concesso per una settimana – il Comune ricaverà poco meno di 800 euro. «Una cifra irrisoria per una delle piazze più importanti della città», commenta il consigliere della municipalità Davide Ruffino.
«Ma quando hanno messo questo stand? – risponde sbalordita Caffo – Io non l’ho visto e non ho firmato alcuna autorizzazione». Il provvedimento con cui si permette la posa della struttura mobile porta la data del 17 novembre e la firma di Alessandro Mangani, responsabile della direzione Sviluppo attività produttive del Comune. Le carte «avrebbero dovuto essere trasmesse anche alla soprintendenza, che doveva dare il suo parere – spiega la dirigente – Ma l’evidenza dei fatti dice che non è stato così». La concessione del suolo pubblico scade lunedì. «Gli uffici sono chiusi e prima che la tendostruttura venga smantellata non c’è neanche modo di chiedere spiegazioni a chi si è occupato della vicenda». Ovvero l’assessorato retto da Angela Mazzola, il cui telefono squilla a vuoto. La faccenda ricorda quella dei dehors pubblici, di cui Comune, Soprintendenza e commercianti discutono proprio riguardo all’occupazione del suolo pubblico e all’impatto architettonico delle strutture. «Ma questa è tutta un’altra storia», commenta Caffo.
Messe da canto le formalità burocratiche, resta la scelta stilistica di autorizzare la collocazione di uno stand al centro di una piazza del centro storico. «Una cosa da pazzi – conclude Caffo – oltre che la dimostrazione di come il buongusto manchi in questa città». Un parere a proposito dell’impatto dello spazio pubblicitario sul paesaggio della Catania monumentale e turistica è dato pure da Davide Ruffino, consigliere della municipalità Centro storico: «È un’installazione che deturpa la piazza, ma per fortuna non si trova davanti all’anfiteatro romano», che si trova sulla parte opposta. Tuttavia la scelta dell’amministrazione «in un momento di difficoltà per le casse comunali – sostiene il rappresentante dei residenti – potrebbe essere giustificata a fronte del pagamento di una cifra importante». L’entrata che il Comune ricaverà per la cessione del suolo di piazza Stesicoro è di 798 euro, più tasse e bolli. Informato della cifra da MeridioNews Ruffino chiede: «Per un giorno?». La risposta giusta è «per una settimana». «Mi sembra davvero poco – conclude – per una delle piazze più importanti della città».