Un gruppo di studenti ha manifestato con un sit-in pacifico che ha dato i suoi frutti: un incontro con un delegato dell'assessore Marziano. «Aumentano le tasse. Pretendiamo alloggi e servizi» dicono i manifestanti
Universitari assediano l’assessorato all’Istruzione Protesta contro i nuovi parametri di calcolo Isee
«Aumentano le tasse. Pretendiamo alloggi e servizi». Sono tornati in piazza gli universitari della piattaforma Studenti contro il nuovo Isee Palermo. Protagonisti nelle scorse settimane di proteste e mobilitazioni, stamani hanno assediato l’assessorato regionale all’Istruzione, rivendicando a gran voce servizi e diritti per tutti. Un sit-in pacifico che ha dato i suoi frutti: un incontro un delegato dell’assessore Bruno Marziano, al momento assente.
L’azione di stamattina segue le occupazioni dei locali dell’Ersu e della mensa del Santi Romano, in viale delle Scienze. Un percorso portato avanti dagli studenti con sit-in e banchetti informativi per sensibilizzare colleghi e opinione pubblica sui nuovi parametri di calcolo dell’Isee. «Oggi, nella Giornata internazionale dello studente – dicono i manifestanti -, chiediamo che anche l’assessore regionale all’Istruzione si pronunci sul palese disagio provocato dai nuovi parametri del calcolo del reddito introdotti a partire da quest’anno accademico». Secondo gli studenti il nuovo calcolo Isee «non solo ci rende sistematicamente più ricchi agli occhi dell’Università pur non avendo neanche un euro in più in tasca, ma mette in difficoltà soprattutto chi, a causa delle proprie condizioni economiche, dovrebbe beneficiare delle agevolazioni come borse di studio e alloggi».
Gli studenti chiedono che «viste le condizioni economiche emergenziali della nostra regione e l’elevato tasso di emigrazione e disoccupazione giovanile» siano rimodulati i nuovi parametri del calcolo Isee. «Il 3 dicembre una sentenza della Cassazione – dicono – dovrà stabilire se elevare la soglia di reddito necessaria all’ottenimento delle agevolazioni economiche, pertanto chiediamo che entro quella data gli organi competenti si occupino da subito della questione per garantire a tutti gli studenti il diritto allo studio». Intanto, è già in moto la macchina organizzativa per il corteo studentesco del 20 novembre con concentramento alle 9 a piazza Politeama, dove si incontreranno gli studenti delle scuole e gli universitari uniti contro la Buona Scuola e, più in generale, contro «gli attacchi al mondo della formazione mossi dal governo Renzi».