La giunta delibera la stipula di un protocollo d'intesa con la fondazione che guida l'orchestra infantile. Ora si attende l'incontro tra La città invisibile e la direzione Patrimonio. «Non conosciamo i dettagli», dice la presidente Alfia Milazzo. E per l'assessore al ramo si tratta di un «atto di indirizzo politico»
Una sede per l’orchestra Falcone-Borsellino «Contratto lungo e senza costi per la onlus»
«Abbiamo deliberato che verrà stipulato un protocollo d’intesa tra la onlus La città invisibile e il Comune». A dichiararlo a MeridioNews è l’assessore al Patrimonio Giuseppe Girlando. L’atto di giunta – approvato ieri durante una riunione dell’esecutivo del sindaco Enzo Bianco – riguarda l’assegnazione del primo piano dell’ex asilo Caronda di via Orfanelli all’associazione che gestisce l’orchestra infantile Falcone-Borsellino. Un passo che era stato garantito alla onlus guidata da Alfia Milazzo da tempo. E che era stato annunciato da Palazzo degli elefanti alla fine del mese ottobre. «Se i presupposti sono quelli espressi in quell’occasione, non possiamo che essere felici», replica Milazzo. Che non nasconde però qualche perplessità sui dettagli dell’operazione.
Uno dei primi nodi da sciogliere sono i tempi che nei fatti rendono la delibera dell’ente effettiva, sulla quale pende un ulteriore passaggio dalla direzione Patrimonio. A fianco di questi punti ci sono le questioni legate alla durata dell’eventuale contratto di cessione dell’immobile scelto a La città invisibile, e ai termini contrattuali. E che «devono essere di assoluta gratuità per la onlus», sottolinea Milazzo. Nodi di importanza non trascurabile perché sul primo dato insiste «il fatto che già a dicembre l’orchestra infantile dovrà lasciare le quattro stanze di via Acquicella, dove attualmente porta avanti la propria attività», sottolinea Milazzo. Che entra nel merito della questione legata alla gratuità, e dice: «L’associazione fa volontariato, non potrebbe reggere un affitto o far pagare una retta ai propri iscritti».
Al netto della vicenda c’è la presa di coscienza da parte della onlus di «non conoscere nello specifico i modi che l’amministrazione prevede per l’assegnazione». «L’atto di giunta si inserisce in un’azione di indirizzo politico. Saranno gli uffici e le direzioni competenti a stipulare il protocollo di partenariato tra il Comune la onlus, e poi il contratto», è la replica dell’assessore Girlando. Che conclude: «La onlus, in ragione della loro attività, non avrà costi e confermo che il contratto sarà a lungo termine».