Se ne occuperà lo street artist romano - di madre catanese - Luca Maleonte. «Dipingere qui ha un significato particolare». Il bozzetto proposto raffigura l'albero centenario del parco dell'Etna ma sarà revisionato e potrebbe essere sostituito. Domani la decisione. A dicembre l'inaugurazione. Guarda le foto
Porto, l’ultima opera d’arte sui silos Tra castagno di Sant’Alfio e mito di Aci
Un nuovo street artist all’opera sui silos del molo di Catania. Dopo il portoghese Vhils – considerato il numero uno al mondo, che a dicembre ritornerà sulle impalcature per completare il suo disegno – tocca al 32enne Luca Maleonte, romano di nascita ma di mamma catanese. Dipingerà l’ultimo degli otto serbatoi che, su iniziativa di Emergence festival e assessorato comunale alla Cultura – con il patrocinio di Comune di Catania e Autorità portuale -, rientrano nel progetto di riqualificazione delle alte strutture che svettano su via Domenico Tempio e sulle acque dello scalo marittimo. L’artista – che arriverà in città il 26 novembre – dovrebbe completare il dipinto in pochi giorni. «Sono legato alla Sicilia e in particolar modo a Catania – dice Maleonte – dipingere qui ha un significato particolare». L’inaugurazione dell’intero complesso artistico dovrebbe avvenire a metà dicembre.
Il bozzetto che Maleonte dovrebbe riprodurre in scala gigante sul silos è già stato approvato, ma potrebbe essere modificato in qualche particolare. Raffigura lo scorcio naturalistico di un luogo – suggestivo ma non da tutti i catanesi conosciuto o visitato – del paesaggio etneo. Lo anticipa a MeridioNews lo stesso artista: «Il Castagno dei cento cavalli – un albero secolare che si trova all’interno del parco dell’Etna, nel territorio e nello stemma del Comune di Sant’Alfio -, al quale è legata una storia dal sapore di leggenda che è parte delle memorie della mia infanzia». Fino a 17 anni ha trascorso le sue vacanze estive a Letojanni. «I miei parenti mi raccontavano di questo albero tanto imponente – ricorda lo street artist – da bastare come riparo, durante un temporale, per una regina e l’intera sua corte di cento cavalieri». Che ai rami del castagno legarono i loro cavalli. Da qui il nome.
I particolari della leggenda – orientata su Storie e folklore siciliano, come i temi scelti dagli altri artisti – sono stati inseriti nel bozzetto, che però sarà ridiscusso nei prossimi giorni. «Invierò una nuova bozza, con un tronco più tozzo – spiega Maleonte – Mi è stato chiesto di mantenere il disegno il più fedele possibile all’originale». Suggerimento che sarebbe arrivato dall’assessorato alla Bellezza. Gli altri dettagli dovrebbero invece restare immutati. «Vicino al castagno inserirò l’immagine di una regina, di un cavaliere e altre figure umane». La tecnica impiegata sarà quella del chiaroscuro «ma utilizzerò anche il colore verde – anticipa l’artista – per spezzare rispetto al bianco e nero dell’opera accanto». Il disegno abbraccerà a 200 gradi la superficie del silos e avrà «chiari rimandi alle miniature medievali, fatte di linee molto spesse e tanto uso del colore nero». Ma all’ultimo momento potrebbe anche cambiare tutto.
«Insieme al bozzetto modificato invierò anche una nuova proposta – confida Maleonte, che come gli altri artisti di Emergence festival lavorerà gratuitamente – Rappresenta il mito di Aci e Galatea». Narrato nella mitologia greca, ha come protagonista il pastore che si innamora della ninfa. «La soluzione grafica alla quale ho pensato – dice lo street artist – coprirebbe meglio lo spazio offerto dalla superficie del silos». Nello schizzo è raffigurato «il momento in cui Galatea trasforma Aci – colpito a morte dal Ciclope, per gelosia – nel fiume che ancora adesso porta il suo nome». A cambiare, oltre al soggetto, sarebbe in questo caso pure la tecnica. «Utilizzerei uno stile simile a quello delle ceramiche greche». La decisione su quale immagine raffigurare sull’ultimo serbatoio del porto spetta al Comune e sarà presa giovedì.
Maleonte dovrebbe completare i lavori il 30 novembre. Il primo dicembre tornerà a Catania il portoghese Vhils. Deve completare l’opera – la più grande da lui realizzata, riprodotta sugli altri otto silos che stanno alle spalle di quelli visibili da via Domenico Tempio – che raffigura il volto di un contadino siciliano che guarda il mare. Finanziata dalla Fondazione terzo pilastro Italia Mediterraneo con la cura di 999contemporary per Emergence festival, è rimasta incompleta a causa di un’allerta meteo – che ha imposto il fermo ai lavori – e di altri impegni nell’agenda dell’artista. Sarà l’ultimo intervento prima dell’inaugurazione dell’intero complesso artistico – che verrà illuminato giorno e notte – prevista il 16 dicembre alla presenza di tutti gli street artist che hanno firmato i silos. Lo stesso giorno, nei locali del cortile Platamone, sarà tagliato il nastro di una mostra sull’arte di strada.