Erano stati allontanati dall'esercizio medico per dieci mesi. Adesso il tribunale del Riesame riduce la misura a cinque mensilità. Antonio Di Pasquale, Maria Ausilia Palermo e Giovanni Alessandro Gibiino rimangono comunque indagati per omicidio colposo e falso ideologico in seguito alla morte della neonata Nicole
Caso Nicole, sospensione ridotta per gli indagati A fine dicembre i medici riprendono la professione
Sono indagati per omicidio colposo e falso ideologico per la morte di Nicole, la neonata deceduta a poche ore dal parto il 12 febbraio scorso. Si tratta del neonatologo Antonio Di Pasquale, della ginecologa Maria Ausilia Palermo e dell’anestesista Giovanni Alessandro Gibiino, per i quali il gip aveva predisposto la sospensione della professione medica per dieci mesi. Provvedimento che adesso, secondo l’agenzia stampa Adnkronos, il Riesame ridimensiona notevolmente. Portando a cinque i mesi di allontanamento dalle corsie.
La prima decisione era stata presa a fine luglio. E faceva seguito alla richiesta della procura di Catania, che sosteneva la «sussistenza del pericolo concreto e attuale di reiterazione dei delitti», per voce del procuratore della Repubblica facente funzioni Michelangelo Patanè e dei sostituti Alessandra Tasciotti e Angelo Brugaretta. Adesso il tribunale del Riesame di Catania riduce la misura a cinque mensilità. Decisione a seguito della quale i tre medici torneranno a lavoro il prossimo 27 dicembre.