Paternò, motociclista in coma Incidente sulla bretella chiusa

È in coma, ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cannizzaro di Catania. Un 51enne di Paternò è rimasto vittima di un incidente stradale avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato lungo la bretella che collega la strada provinciale 77 con la SP 135. L’opera costata cinque milioni di euro era già stata chiusa con un’ordinanza – emessa dal primo cittadino di Paternò, Mauro Mangano –  perché ritenuta a rischio sbriciolamento

Per impedire ambo i sensi l’accesso ad autoveicoli, scooter e bici, erano stati collocati dei grossi blocchi di pietra. Tuttavia a fine agosto ignoti spostarono i massi che ostruivano la circolazione. Da quel momento dagli uffici comunali non è arrivata nessuna disposizione per ripristinare le barriere. Le indagini in corso stanno cercando di accertare se le cause dell’incidente in cui è rimasto ferito l’uomo siano riconducibili solo alle condizioni della strada. 

Da una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, l’incidente si è verificato quando il conducente avrebbe perso il controllo del mezzo – un Honda Sh 125 – all’uscita di una curva. È andato prima a sbattere contro il muro che delimita la bretella e poi è caduto sull’asfalto. Ad allertare i soccorsi è stato un automobilista. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Paternò, agenti della polizia locale e un’ambulanza. Il personale medico ha subito riscontrato la gravità delle ferite riportate dal centauro paternese, allertando l’elisoccorso. Atterrato non molto distante dal luogo dell’incidente. 

L’episodio riaccende l’attenzione sulla SP 135, costata quasi cinque milioni di euro e inaugurata ad ottobre 2012. Diciotto mesi dopo il sindaco Mangano l’ha chiusa. Interventi di carotaggio eseguiti in passato hanno permesso di appurare che la strada a poco a poco starebbe scivolando a valle. Allo stato attuale sull’asfalto si sono aperte buche larghe circa 30 centimetri e profonde in alcuni tratti oltre 40. Il comune di Paternò ha intrapreso una causa civile contro l’azienda che ha realizzato l’opera. Nelle prossime settimane si aprirà il processo attraverso il quale dovrà essere stabilito se il lavoro sia stato realizzato a regola d’arte. L’amministrazione intende chiedere un risarcimento danni vicino al milione di euro


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