Dopo aver esaminato le immagini di videosorveglianza, i militari hanno ricostruito la dinamica risalendo a due coetanei delle quattro vittime. Da stabilire il ruolo che avrebbe avuto il terzo mezzo presente in viale Unità d'Italia nella notte di mercoledì
Paternò, continuano le indagini sull’incidente mortale Interrogati due ventenni, forse fuggiti dopo lo scontro
Come anticipato da Meridionews, nell’incidente mortale di mercoledì sera su viale Unità d’Italia, a Paternò, costato la vita a quattro giovani, era presente un terzo scooter, un altro Honda Sh, che in qualche modo avrebbe contribuito alla tragedia. Ad accertare se si tratti di una responsabilità diretta sarà il sostituto Alessandro Sorrentino, il magistrato che conduce le indagini. Intorno alle 19 di ieri due coetanei delle vittime sono stati ascoltati dai carabinieri di piazza della Regione, che stanno lavorando senza sosta da mercoledì sera per fare chiarezza su un sinistro che ha sconvolto un’intera città.
A perdere la vita nell’incidente sono stati Giuseppe Russo (17 anni), Antonino Faranda (22 anni) e i fidanzati Valentina Aureliano (22 anni) e Gianluca Parisi (23 anni). Da quanto è stato possibile appurare, sull’altro scooter si trovavano due ragazzi poco più che ventenni. Non è stato possibile saper cosa avrebbero riferito i ragazzi alla forze dell’ordine, ai quali probabilmente hanno raccontato la loro versione dei fatti.
A questa scoperta i carabinieri sono arrivati grazie alla fattiva collaborazione dei cittadini, i quali hanno messo a disposizione delle forze dell’ordine le immagini dei sistemi di video sorveglianza piazzati all’esterno delle loro abitazioni. Esaminate le riprese delle case che si trovano su via Scala Vecchia, viale Unità d’Italia e via Sardegna. Dalle immagini si intravedono due scooter: uno con a bordo Giuseppe Russo e Antonino Faranda alla guida, sull’altro due soggetti, identificati nelle scorse ore, che provengono da via Scala Vecchia verso viale Unità D’Italia a velocità sostenuta. Dalle immagini quindi apparirebbe chiaro che l’altro mezzo non sarebbe la moto su cui si trovava la coppia di fidanzatini.
Sarebbe dunque confermata la dinamica del sinistro: un scontro frontale tra la Ktm con a bordo Valentina Aureliano e Gianluca Parisi, proveniente da Via Sardegna e diretta verso Viale Unità D’Italia, e la Honda Sh 300 con a bordo i due più giovani. Il terzo scooter, invece, è scomparso subito dopo la tragedia. L’accusa per i due ventenni potrebbe essere di omissione di soccorso.
Intanto nella mattinata di ieri, all’interno della parrocchia Spirito Santo, si sono celebrati i funerali di Russo e Faranda. Le esequie dei due fidanzati sono state celebrate nel pomeriggio di sabato. Oltre 1500 le persone che hanno affollato sia l’interno della chiesa sia l’esterno. A celebrare la messa il neo parroco padre Salvatore Alì, il quale nella sua omelia ha messo in rilievo la presenza di centinaia di paternesi ai funerali dei quattro giovani. «È una sciagura che ha colpito tutti noi», ha affermato. Padre Alì ha lanciato un appello, un monito ai tantissimi giovani presenti in chiesa: «La morte di questi ragazzi è un dolore di tutti, un dolore comune. Ma se vogliamo che questa manifestazione di amore non sia vana – ha concluso – dobbiamo raccogliere l’eredità lasciata a noi dai quattro giovani: più rispetto della vita e del codice stradale».