Salta per mancanza del numero legale la votazione della delibera sull'affidamento dei parchi comunali urbani di Catania. I consiglieri, durante la fase delle comunicazioni alla presidente Francesca Raciti, interrogano l'amministrazione in materia di nettezza urbana
Rifiuti urbani, i consiglieri chiedono chiarezza Anastasi: «Qual è l’idea dell’amministrazione?»
Manca ancora una volta il numero legale dei consiglieri presenti nell’aula del senato cittadino etneo. A registrare la presenza di soli sette componenti del Consiglio è la delibera sull’affidamento dei parchi comunali urbani, per la quale era stato comunque richiesto un rinvio dei lavori. Ma a essere al centro dell’attenzione è il problema del disservizio nello smaltimento dei rifiuti urbani registrato negli scorsi giorni. «Per tappare la bocca alle forze di opposizione e ai cittadini l’amministrazione deve chiarire in questa sede qual è la sua idea di nettezza urbana». L’intervento, formulato dal consigliere del gruppo Grande Catania Sebastiano Anastasi, è solo il primo di una serie di interrogazioni che l’aula ha rivolto alla giunta di Enzo Bianco in materia di Ecologia.
«Il sindaco parla spesso di turismo e gli vorrei giusto chiedere se i sacchetti di spazzatura che si vedono per strada fanno parte del progetto turistico», ironizza Anastasi. A sollevare gli stessi dubbi è anche il leader di Area Popolare Manlio Messina, che fa riferimento allo sciopero dei dipendenti Ipi-Oikos. «Quello che è si è verificato è vergognoso e non capisco perché l’amministrazione non abbia ancora stracciato il contratto di servizio con l’azienda in questione considerato che – attacca il consigliere – è stato dichiarato che il disservizio è dipeso dalla ditta e non dall’amministrazione».
Insiste sul tema anche un altro esponente del centro-destra, Agatino Tringale. I suoi quesiti vanno esplicitamente all’indirizzo dell’assessore all’Ecologia urbana Rosario D’Agata presente in aula. «Il nuovo bando per l’affidamento del servizio sulla raccolta dei rifiuti chi lo sta preparando? È vero che l’amministrazione ha chiesto le dimissioni del direttore generale dell’ufficio Ecologia urbana Salvo Cocina?», domanda Tringale. «Per quanto riguarda il bando in questione abbiamo già preso accordi con il Conai e siamo in lavorazione», replica D’Agata. Che tace sul nodo Cocina, e continua: «Lo sciopero è dipeso da un mancato trasferimento di contributi statali e regionali. Purtroppo bisogna fare i conti con i numeri che sono quel che sono, ma il Comune farà tutto quello che è nelle sue possibilità».
«La città negli ultimi giorni ha vissuto un grave disagio per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti e sappiamo bene quanto è carente questo servizio a Catania», dichiara il consigliere di maggioranza Niccolò Notarbartolo. Che fa leva anche su una questione politica a cui attribuisce l’appellativo di «atipica». «Un portavoce del sindaco ha espresso plauso al primo cittadino per come ha gestito il problema rifiuti parlando a nome del Pd. Non capisco a che titolo e perché», denuncia l’esponente democratico.