Un vero e proprio catalogo delle pietanze che compongono il patrimonio gastronomico da strada di Palermo e che rendono il capoluogo siciliano un caso unico al mondo. Una finestra su luoghi e tradizioni culinarie «perché - spiegano gli autori - il cibo di strada è una cosa seria e serviva un approccio scientifico»
Quando le Crocchè arrivano ad Expo In un libro lo street food palermitano
Centosedici pagine, tutte a colori. Un vero e proprio catalogo delle pietanze che compongono il patrimonio gastronomico da strada di Palermo e che rendono il capoluogo siciliano un caso unico al mondo. Sbarca a Milano, nel cuore di Expo, lo street food palermitano grazie a “Crocchè – Il cibo di strada di Palermo… nel mondo“, il libro del portale web Crocchè.it. Voluto e redatto dai tre startupper Gaetano Lombardo, Sergio Petrona Baviera e Vincenzo Puglisi, il volume non nasce dall’esigenza di un nuovo saggio ironico sui siciliani che si rapportano alla tavola, ma dall’idea di diffondere la cultura di una cucina che per qualità e quantità ha ottenuto il primato europeo, e il quinto posto nel mondo, dalla rivista statunitense Forbes.
Dall’arancina alle panelle, dal pane ca meusa alle stigghiola, dalla rosticceria di ogni genere ai dolci fritti e al forno che ogni giorno colorano i banchi di bar, rosticcerie e baracchini in giro per la città. Per la prima volta tutte queste pietanze vengono catalogate in modo sistematico e corredate da foto e ricette, con una selezione di luoghi a Palermo e nel mondo dove è possibile trovarle e gustarle al meglio. A battezzare il lancio del libro, edito da Nfc Edizioni, è stato un evento ospitato da Sprint – Sportello per l’internazionalizzazione della Regione siciliana nella sede istituzionale della Regione a Expo, nell’ambito del progetto Going To Expo che raccoglie alcune tra le migliori realtà innovative del territorio.
“Crocchè – il cibo di strada di Palermo… nel mondo” è il frutto di un paio di anni di ricerca attraverso il sito web di Crocchè che, grazie alle testimonianze di oltre 700 utenti registrati, ha censito e recensito più di 500 luoghi dello street food palermitano nati nei diversi continenti. «Il volume si presenta come un testo tecnico – spiega Gaetano Lombardo -. Ci siamo resi conto che l’argomento andava sviscerato, studiato e poi proposto al pubblico in modo didascalico. Senza presunzione, credo che la gente abbia ancora da imparare se si parla di cibo da strada. Molte persone, palermitani compresi, non mangiano molte delle pietanze o le danno per scontate o, addirittura, ne ignorano l’esistenza, soprattutto tra le ultime generazioni. Dobbiamo essere noi i primi a riconoscere e preservare il valore di ciò che abbiamo. Il cibo da strada a Palermo non è solo folklore».
Il libro, a metà tra la guida e il ricettario, è la trasposizione cartacea dello spirito che ha animato Crocchè sul web: raccontare in maniera innovativa una delle cose più antiche del mondo. «Siamo nati come un catalogo – racconta Lombardo -. Poi abbiamo iniziato a definire i confini dello street food palermitano escludendo pietanze che, seppur tradizionali, non rientrano nella mega categoria del cibo da strada per come la Fao lo definisce, ossia tutto ciò che si può mangiare senza posate e senza stare per forza seduti. Dalle oltre 30 schede pietanza presenti sul sito abbiamo escluso, ad esempio, le infinite declinazioni creative applicabili alla rosticceria, individuandone solo i capisaldi».
L’approccio, dunque, è davvero tecnico, nel mondo della cucina è stato individuato il sottogruppo della cucina palermitana, «che è un mondo a sé – continua – è una cosa seria e meritevole di considerazione scientifica. Non va considerato come semplice elemento culturale, ma anche come un motore economico e commerciale».
L’unico rammarico, forse, per i ragazzi che oggi rappresentano in qualche modo la Sicilia sulla gigantesca piattaforma di Expo Milano 2015, è quello di essere stati notati dall’occhio attento di una casa editrice emiliana. La piccola casa NFC Edizioni ha contattato gli autori attraverso il portale online, proponendo loro di cimentarsi in questa impresa editoriale. «Abbiamo accolto l’invito – concludono -, evidentemente fuori hanno una percezione diversa delle cose, perché senza che noi ci muovessimo è stata notata la nostra idea e c’è stata l’intenzione di concretizzarla. Già adesso è possibile acquistarlo in diverse librerie e online».
Domani alle 14 la presentazione al pubblico, sempre in Piazzetta Sicilia, e mercoledì alle 18 il talk show “Lo street food di Palermo, un’eccellenza mondiale”, a cura di StrEat Palermo Tour, Crocchè e con Luca Iaccarino (Lonely Planet).