La Dia di Trapani ha eseguito il provvedimento ai danni di Anna Patrizia Messina Denaro. I sigilli sono scattati a terreni nelle campagne di Castelvetrano, il cui valore corrisponde alla somma estorta a Rosetta Campagna, una delle eredi di Caterina Bonagiuso, madrina di battesimo della stessa Anna Patrizia Messina Denaro
Confisca da 70mila euro a sorella di Messina Denaro «Fondamentale per assicurare l’assoluta segretezza»
Confiscati terreni del valore di 70mila euro ad Anna Patrizia Messina Denaro, sorella 45enne del boss latitante ritenuto capo di Cosa nostra. La somma rappresenta quanto la donna ha estorto a Rosetta Campagna, una delle eredi di Caterina Bonagiuso, madrina di battesimo della stessa Anna Patrizia Messina Denaro. È stata la Direzione investigativa antimafia di Trapani a eseguire il provvedimento.
La famigliare di Matteo Messina Denaro è in carcere dal 2013, arrestata nell’operazione Eden e condannata in primo grado a 13 anni perché ritenuta responsabile, in concorso, di associazione mafiosa ed estorsione aggravata. In particolare, secondo gli inquirenti, ha svolto un ruolo di raccordo col fratello latitante, «per scambi d’informazioni e per il coordinamento delle risorse economiche; ruolo fondamentale per assicurare l’assoluta segretezza, consentendo al congiunto di sottrarsi alla cattura e alla consorteria di reperire fonti di finanziamento».
Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Palermo, d’intesa con il procuratore aggiunto Bernardo Petralia, e condotte dalla Dia di Trapani. La confisca ha riguardato dei fondi di contrada Zangara, nelle campagne di Castelvetrano, ricevuti dalla donna in donazione qualche anno addietro.