Tommaso Dragotto, nominato in quota Provincia di Palermo, in apertura dei lavori ha rinunciato all'incarico. «Con riferimento invece alla posizione di Giuseppe Todaro (in quota Camera di commercio) - spiega la Gesap - il collegio dei sindaci ha ritenuto necessario richiedere un supplemento di istruttoria, in esito alla quale la società adotterà le consequenziali determinazioni»
Gesap, Fabio Giambrone confermato presidente Dragotto rinuncia all’incarico
Fabio Giambrone è stato confermato presidente della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Il consiglio di amministrazione si è riunito oggi per la verifica dei requisiti dei componenti, nominati nel corso dell’assemblea dei soci dello scorso 30 giugno.
Il Cda ha deliberato che “sulla base delle verifiche effettuate dal collegio sindacale” «Giovanni Scalia, Giorgio Di Marco e Fabio Giambrone possiedono i requisiti per l’assunzione della carica di amministratore». Tommaso Dragotto, nominato in quota Provincia di Palermo, in apertura dei lavori ha rinunciato all’incarico, esponendo le motivazioni «In questi ultimi giorni – ha scritto in una nota – le infuocate diatribe che si sono accese intorno alle nomine di tutti i componenti del neoeletto consiglio mi hanno indotto a ritenere che non vi siano le condizioni per lavorare con la necessaria serenità per il rilancio ed il corretto funzionamento della Società e per svolgere una proficua attività, anche nell’interesse della città di Palermo e della Sicilia in generale». Tra le polemiche più forti quelle attorno alla nomina di Giuseppe Todaro che la scorsa settimana aveva risposto alle accuse del sindaco Orlando, attaccando la Gesap e la sua “mala gestio”.
E proprio con riferimento invece alla posizione di Todaro (in quota Camera di commercio), «il collegio dei sindaci – spiega Gesap – ha ritenuto necessario richiedere un supplemento di istruttoria, in esito alla quale la società adotterà le consequenziali determinazioni». E’ stato inoltre deliberato all’unanimità, «stante la temporanea assenza dell’amministratore delegato e del direttore generale, di autorizzare l’accountable manager a disporre delle necessarie risorse per garantire l’operatività dello scalo».