Angelo Amato, titolare di una società che commercia all'ingrosso metalli ferrosi semilavorati, è accusato dai finanzieri di avere nascosto al fisco 2,2 milioni di ricavi della sua impresa. Multato per 315mila euro, insieme al suo consulente legale, è stato denunciato per il reato di dichiarazione infedele
Imprenditore beccato dalla finanza Sequestrati beni per oltre un milione
Avrebbe nascosto al fisco circa 2,2 milioni di euro. I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 1,1 milioni di euro. Divisi in oltre un milione di euro in titoli e obbligazioni, 50mila in somma depositate su conti correnti. Il destinatario è Angelo Amato. Cinquantatreenne di Aci Sant’Antonio, titolare di una società che commercia all’ingrosso metalli ferrosi semilavorati.
Il provvedimento arriva a alla conclusione della fase di indagine, che aveva impegnato la tenenza di Acireale. A seguito di un’ispezione all’interno dell’azienda di Amato, i militari avevano svolto degli approfondimenti dai quali ha preso poi consistenza l’accusa di avere dichiarato solo parte dell’effettivo profitto realizzato dalla sua impresa.
La guardia di finanza ha multato il proprietario per movimentazione di somme in contanti oltre le soglie previste, e il suo consulente fiscale per la mancata segnalazione di tali operazioni agli organi di vigilanza. I due dovranno pagare al fisco italiano 315mila euro. A carico di Amato anche la denuncia, alla Procura di Catania, per il reato di dichiarazione infedele.