L'appalto è stato revocato, perché come spiega la capo area della Cultura Eliana Calandra «dalle verifiche è emerso che la dichiarazione del primo classificato di non voler ricorrere al subappalto, non era veritiera». L'ex direttore artistico: «Noi già al lavoro. Se c'è aggiudicazione controlli dovevano essere già stati fatti»
Festino di Santa Rosalia, Federteatri esclusa Venuti: «Deluso, ma conosco meccanismi burocrazia»
Mancano 19 giorni al festino di Santa Rosalia ma i colpi di scena continuano, con una nuova assegnazione. Ad organizzare la manifestazione dedicata alla Santuzza, infatti, sarà quella che fino a ieri era la seconda classificata, ovvero l’Ati di Agave e Tecnoline, guidata da Lollo Franco. Nel giro di tre giorni la gara, infatti, è stata aggiudicata provvisoriamente alla Federteatri, annullata in autotutela il 23 giugno e aggiudicata definitivamente con determina 243, ieri, sempre alla Federteatri, a seguito delle «ulteriori e necessarie verifiche», per poi, oggi, essere stata assegnata alla seconda classificata. La nuova determina al momento non vi è ancora, ma sono iniziate le procedure per la nuova assegnazione.
«Va premesso che la determina di aggiudicazione definitiva è sempre basata sulle verifiche fatte su auto dichiarazioni – dice a MeridioNews Eliana Calandra, capo area della Cultura, nonché presidente della commissione giudicatrice della gara -. Io dopo aver stilato la graduatoria ho concluso il mio compito da presidente di commissione di gara e ho passato tutta la documentazione al dirigente del servizio Attività culturali, Ferdinando Ania, che doveva fare le verifiche». Qui si è verificato il primo intoppo. Il dirigente, infatti, ha dovuto revocare la determina da lui stesso fatta, perché si è accorto che ancora non erano state avviate le verifiche. In seguito è stata fatta la determina definitiva e sono partite così le verifiche.
«Da queste – spiega ancora Calandra – è emerso che la dichiarazione del primo classificato, Federteatri, di non voler ricorrere al subappalto, non era veritiera perché alla richiesta con lettera se avessero all’interno le professionalità adatte per fare i fuochi d’artificio, le luminarie e quant’altro ci è stato detto di no e che si sarebbero rivolti a terzi. A questo punto, quindi, si è provveduto alla revoca, l’iter amministrativo prevede lo scorrimento della graduatoria al secondo».
Un dietrofront comunque nell’aria da giorni. Come conferma Mario Venuti, l’ormai ex direttore artistico del Festino, che non nasconde la sua delusione. «Se c’è un bando e un’aggiudicazione – dice – si presuppone che siano state compiute tutte le verifiche del caso. Sono sicuramente deluso, ma conosco i meccanismi della burocrazia». La notizia, in realtà, circolava già da un paio di giorni. «Siamo rimasti in sospeso anche a causa dell’impossibilità di contattare l’assessore, che era in viaggio. Avevvamo già messo in moto la macchina e stavamo lavorando con una serie di artisti. Insomma, anche se con pochi soldi e con tante cose ancora da fare ci eravamo spesi al massimo. Si accomodino adesso i secondi classificati» aggiunge.
Al centro della questione per il cantante resta l’interpretazione del subappalto, non previsto dal bando. «Affidare ad esterni luminarie e giochi d’artificio non significava subappaltare l’organizzazione del festino» conclude laconico.
«Noi abbiamo comunicato l’avvio del procedimento di revoca a Federteatri e poi seguirà la nuova determina, probabilmente domani sera sarà pubblicata – spiega Calandra -. Tutto per noi è stato lineare, nel senso che queste cose succedono nelle gare, ma a rendere tutto complicato sono i tempi, che sono molti ristretti. Nonostante si sappia che le il festino c’è, ogni anno, si aspetta il bilancio, le somme a disposizione e ci si riduce sempre all’ultimo momento, purtroppo siamo noi stessi vittime delle burocrazia» conclude la capo area.
A stretto giro di posta arriva anche la replica di Federteatri, che si dice «stupita» della revoca dell’assegnazione. «La documentazione presentata fin dall’inizio è stata attentamente esaminata dalla commissione di gara con esito positivo. Ciò premesso, la dirigenza comunale ha deciso di interpretare diversamente la declinazione dell’incarico e del conseguente esito di gara. Nulla questio. La Federteatri è e rimane un insieme di operatori culturali a disposizione della città, dell’amministrazione, della curia e della storia del Festino».
Federtetri annuncia che non farà ricorso e ringrazia «la valida squadra per il lavoro fin qui svolto e in particolare il direttore artistico designato Mario Venuti, che è stato al lavoro a Palermo fino ad oggi, per la straordinaria professionalità donata alla città di Palermo e alla nostra amata Rosalia». «Ci dispiace – aggiunge il presidente di Federteatri Francesco Giacalone – non aver avuto la possibilità di sviluppare la nostra progettualità, che avrebbe coinvolto oltre 500 palermitani tra artisti, tecnici e maestranze in 47 attività collaterali oltre al tradizionale carro, con 2 palchi al Foro Italico».