Milo, Maniace, Mascali e Pedara sono tra i Comuni al voto per scegliere sindaco e consiglio comunale. Tra alte percentuali di astensione, fino al 10 per cento di differenza con le ultime elezioni. Nel Comune pedarese piccolo giallo politico dopo le dichiarazioni del senatore di Forza Italia Gibiino a sostegno del candidato Pd. Dati definitivi
Amministrative 2015 in sette Comuni catanesi Pedara, Gibiino: «Percorso comune con Fallica»
PEDARA
E’ quasi un plebiscito per Antonio Fallico, vicesindaco nell’ultima amministrazione, che adesso diventa il primo cittadino con più del 70 per cento delle preferenze. Da registrare l’astensione quasi record – per il Catanese – anche nel Comune etneo, dove è andato a votare il 68,47 per cento degli aventi diritto, contro il 78,99 del 2010. Fallica è stato sostenuto dal primo cittadino uscente Anthony Barbagallo e da una lista trasversale che vede in campo anche il simbolo del Partito democratico. Ed emerge un piccolo giallo.
Il coordinatore regionale di Forza Italia Vincenzo Gibiino annuncia la vittoria del candidato di area Pd descrivendola come un risultato del partito azzurro. «Forza Italia vince a Pedara», afferma il senatore con soddisfazione. Ma il simbolo della compagine di centrodestra non è ufficialmente tra quelli presentati alle consultazioni pedaresi. L’unica lista che raccoglie elementi vicini al partito di Silvio Berlusconi è Pedara responsabile, che però al momento è staccata di oltre cento voti rispetto ai democratici. A stretto giro, invece, risponde l’uscente Barbagallo che rivendica il risultato come figlio del Pd.
A lui fa eco lo stesso Antonio Fallica. «Quella di Gibiino mi sembra un’affermazione un po’ troppo larga – dice a MeridioNews – Nella coalizione ci sono personaggi afferibili a Forza Italia, sono fiero del nostro progetto». Ma sottolinea: «L’apporto del Pd è quello principale». A chiarire l’equivoco è lo stesso senatore, che precisa: «Forza Italia vince con Pedara», precisa. Nessun dubbio che il prossimo probabile primo cittadino sia di centrosinistra. Quella avvenuta nel Comune etneo è «un’operazione per il rilancio della città in cui si rivedono posizioni che altrove sono lontane ideologicamente, ma che a Pedara hanno voluto condividere il percorso».
Nove sezioni su nove:
Nuccio Tropi 11.31 per cento – 618 voti
Antonio Fallica 72.63 per cento – 3968 voti
Gaetano Petralia 9.37 per cento – 512 voti
Roberto Laudani 6.68 per cento – 365 voti
MILO
Lieve flessione dell’affluenza anche nel Comune etneo, dove si è registrata una percentuale del 76,23 per cento rispetto al 78,36 per cento del 2010. Erano in due a sfidarsi per essere il prossimo primo cittadino, dopo l’uscente Giuseppe Messina. A vincere, dopo uno spoglio lampo, è stato Alfio Cosentino.
Alfio Cavallaro 28,8 per cento – 314 voti
Alfio Cosentino 46,6 per cento – 377 voti
MANIACE
Presenza alle urne in calo come nel resto dei Comuni siciliani, ma in percentuale si tratta del centro con l’elettorato che meno ha disertato l’appuntamento. L’affluenza in questa tornata elettorale è stata dell’89,73 per cento, contro il 91,41 per cento del 2010. Sono tre i candidati a contendersi la poltrona di primo cittadino, finora occupata dall’uscente Salvatore Pinzone Vecchio. A ottenere la maggioranza è Antonino Cantali.
Antonino Cantali 52.50 per cento – 1164 voti
Salvatore Bevacqua 23.09 per cento – 512 voti
Salvatore Galati Muccilla 24.40 per cento – 541 voti
MASCALI
Nel comune ionico s’impone Luigi Messina, candidato sostenuto da tre liste civiche, con il 38 per cento dei voti. Secondo l’avvocato Ernesto Pino. I partiti tradizionali quasi scompaiono. In partenza è record negativo tra i Comuni del Catanese: a Mascali si registra la maggiore percentuale negativa di affluenza rispetto alle passate elezioni amministrative: il 10,52 per cento in meno di votanti. Se ne 2008 la percentuale si era assestata al 77,64 per cento, questa volta si sono recati alle urne solo il 67,42 per cento degli aventi diritto al voto. Nonostante i sette anni trascorsi dall’ultimo appuntamento elettorale e i due anni di commissariamento del Comune per mafia. La vittoria, dopo uno spoglio sempre condotto in testa, va a Luigi Messina. All’inizio della campagna elettorale la sua agenzia immobiliare era stata parzialmente distrutta da un incendio doloso.
Mannino Laura Mannino 4.12 per cento – 286 voti
Carmelo Portogallo 6.13 per cento – 425 voti
Leonardo Zappalà 4.17 per cento – 289 voti
Luigi Messina 38.44 per cento – 2666 voti
Giuseppe Calà 16.13 per cento – 1119 voti
Giovanni Pellizzeri 5.18 per cento – 359 voti
Ernesto Pino 18.97 per cento – 1316 voti
Laura Fazzina 6.86 per cento – 476 voti
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