Tagli alle Province, i sindacati «Istituito tavolo di crisi permanente»

Questa mattina l’assessore alla Funzione Pubblica Ettore Leotta ha incontrato i nove commissari straordinari in occasione della riunione convocata dal presidente della Regione Crocetta. Nel corso della riunione i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Rsu e i rappresentanti dei dipendenti delle ex province hanno manifestato davanti l’atrio dell’assessorato in viale Regione Siciliana, ottenendo infine un udienza.

rappresentanti sindacali hanno espresso timori per il futuro di 3mila dipendenti ed un forte dissenso nei confronti del Governo regionale, che a parer loro «si disinteressa alle ripercussioni territoriali dell’applicazione della legge Delrio, in vigore da aprile 2014». 

«L’applicazione di tale legge in Sicilia è più problematica che negli altri territori. La macchina provinciale rischia di perdere la totalità dei fondi e – racconta a Meridionews Gianfranco Di Maria, segretario generale Cisl Funzione Pubblica – su 6mila dipendenti in 3mila rischiano il precariato e ciò non è grave soltanto per l’economia di 3mila famiglie ma anche per i servizi che non andrebbero più emessi da professionisti che, allocati in altre realtà, svolgerebbero altre mansioni».  

In risposta alle perplessità dei rappresentanti, l’assessore Leotta ha disposto l’avvio di due linee di intervento pre tamponare lo stato di crisi. L’assessore è stato d’accordo nel coinvolgere il governo regionale nella prevenzione del dissesto finanziario paventato dai sindacati e nella soluzione dei problemi derivanti da esuberi e tagli. Pertanto Leotta chiederà al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, di inserire nell’ordine del giorno dei lavori di giunta la discussione del disegno di legge relativo alle province. Inoltre  sarà istituito un tavolo ‘romano’ nel quale le tematiche calde del ddl verranno esposte direttamente al Governo nazionale. 

I sindacati hanno anche chiesto l’istituzione di un tavolo permanente in cui si discuta del futuro delle province e di questo disegno di legge, alla presenza dei rappresentanti del governo regionale. 

«Il momento di confronto con l’assessore è stato soddisfacente – continua Di Maria – Riteniamo che la riunione sia andata piuttosto bene perché finalmente siamo scesi nel pratico. Abbiamo concordato le azioni che il governo regionale porterà avanti in un dialogo con il Governo nazionale. Sarà istituito un tavolo nel quale si chiederà di non procedere con il prelievo forzoso delle somme entro giugno che condurrebbe inevitabilmente al dissesto finanziario. Ci è stato accordata l’istituzione di un secondo tavolo che abbiamo chiamato unità di crisi permanente – continua – che avrà la funzione di monitorare gli interventi e i processi relativi alla riforma delle province». 


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