Da giorni, i pendolari siciliani sono costretti a sborsare dai 400 ai 500 euro. Contro la cinquantina pagata per andare da Cagliari a Roma. «Una grave emergenza è stata utilizzata per vendere biglietti a prezzo pieno, con un danno evidente per i cittadini», scrive il primo cittadino etneo all'ente che controlla i voli civili. Nel mirino c'è Alitalia
Bianco presenta un esposto ufficiale all’Enac «Dopo incendio a Fiumicino, prezzi voli troppo alti»
«Ingiustificati e assai ingenti aumenti del costo dei biglietti aerei, in particolare di Alitalia, nella tratta Roma-Catania». È questo il motivo per cui il sindaco di Catania Enzo Bianco ha presentato un esposto ufficiale all’Enac. L’aumento della spesa per i pendolari siciliani – e non solo – a ridosso dell’estate, si sarebbe verificato «subito dopo l’incendio scoppiato nel terminal 3 dell’aeroporto Fiumicino a Roma e s seguito della chiusura dello scalo», scrive il primo cittadino etneo al presidente Enac Vito Riggio. «Nello specifico, i pochi biglietti aerei invenduti che partivano dopo la riapertura dello scalo avevano prezzi esorbitanti», continua Bianco. Dai 400 ai 500 euro, «tutti prezzi di tratte Alitalia». «Evidentemente una grave emergenza è stata utilizzata per vendere biglietti a prezzo pieno, con un danno evidente per i cittadini», scrive duro il sindaco.
Per capire quando alti fossero i prezzi da e per Catania, nell’esposto si fa un paragone con la tratta Cagliari-Roma. I cui biglietti venivano venduti, quattro giorni dopo l’incendio, da 50 a 80 euro. A mancare, per il capoluogo etneo, sarebbero stati i biglietti Alitalia di fascia promo e facile, a prezzo ridotto. Nonostante l’emergenza e i disagi già subiti dai passeggeri siciliani. Oltre ai ritardi, infatti, in centinaia infatti sono rimasti bloccati nelle città del nord.
«Queste speculazioni non sono degne né di un’area dal grande sviluppo economico, turistico, commerciale come quella della Sicilia orientale e del distretto sud-est – conclude Bianco nell’esposto inviato all’Enac – il cui unico mezzo di trasporto per raggiungere le altre parti del Paese è quello aereo, né dell’aeroporto più grande del Mezzogiorno che serve quasi tutta la Sicilia».