La voce di un giro di contraffazione che riguardava i dipinti del maestro sciclitano, noto a livello internazionale, era arrivata ai Carabinieri. Che, con le indagini e una perizia, hanno scoperto la truffa. Tre persone sono state denunciate
Scicli, scoperti quattro falsi di Piero Guccione Le tele esposte e in vendita in una galleria
Quattro quadri esposti – e in vendita – in una galleria come tele di valore firmate dal maestro Piero Guccione, sciclitano, classe 1935, già assistente di Renato Guttuso all’accademia di Belle arti di Roma negli anni Sessanta e poi docente. Ma i dipinti erano falsi. Lo hanno scoperto i carabinieri del paese del Ragusano, durante un’indagine svolta «a tutela del mercato dell’arte», considerato «che la contraffazione delle opere d’arte rappresenta un rischio enorme anche per tutti gli appassionati».
La scoperta dei falsi è avvenuta dopo la segnalazione ai militari di un giro di opere contraffate che si voleva spacciare come create da Guccione. Dopo l’indagine, è stata una perizia a certificare come false tre tele di varie dimensioni, una a olio e tre a pastello. Tra queste, anche le rappresentazioni dal tutolo Linea mare, Spiaggia mare e Mare. Alla fine dell’operazione, sono state denunciate a piede libero tre persone. Adesso dovranno rispondere del reato di contraffazione di opere d’arte.
Guccione è un artista siciliano noto in tutto il mondo. Da ragazzo, dopo il diploma all’Istituto d’arte di Catania, organizza la sua prima mostra alla Columbia University of New York, con il materiale raccolto durante delle missioni paleoetnologiche nel Sahara. La città di Parigi, invece, lo vede prima ospite alla Biennale, negli anni Sessanta, per poi ospitare le sue personali. Quattro volte è stato invece ospite alla Biennale di Venezia. La sua carriera scorre tra premi e riconoscimenti, nazionali e internazionali. Compresa, nel 2004, la medaglia d’oro della presidenza della Repubblica italiana come benemerito dell’arte e della cultura, ricevuta dall’allora presidente Carlo Azeglio Ciampi.