San Gregorio, cantiere a cielo aperto in via Sgroppillo «I cittadini non possono fare questa vita per 28 mesi»

«Questa parte della città è invivibile da cinque mesi e il dramma è che i lavori hanno una durata complessiva di 28». A denunciare i problemi delle via ad alta densità abitativa e commerciale del Comune di San Gregorio è il consigliere Pd, che siede tra i banchi dell’opposizione, Remo Palermo. L’esponente del centro sinistra, insieme alla collega Ketty Privitera, ha raccolto i disagi che ogni giorno affrontano i cittadini della zona. «Non si può parcheggiare da nessuna parte, si devono fare giri incredibili con l’automobile per raggiungere un determinato punto che magari è a cento metri da dove ci si trova già e – racconta riportandolo solo alcune delle lamentele – spesso manca l’acqua corrente». A determinare la querelle sono i lavori di allargamento dell’asse viario di via Sgroppillo e gli interventi di rifacimento del vicino impianto di acqua dolce. Opere di sicuro interesse pubblico ma organizzate, a dire di Palermo, «con poco criterio e con scarso concerto con la popolazione». 

Eccezione fatta per una campagna di cartellonistica pubblicitaria contestata dalle forze di opposizione. Anche perché, commenta il consigliere e sindaco uscente della città, «i cittadini non potranno fare questa vita per più di due anni e al massimo avrebbero preferito un crono-programma alla campagna pubblicitaria Se cambi strada, noi ti cambiamo la strada». «L’intera strada è chiusa al traffico in più punti ed è totalmente invasa dalle ruspe. Da febbraio a oggi i residenti hanno assistito a diverse situazioni di pericolo perché in quella zona ci sono i due plessi scolastici di San Domenico, molti uffici, agglomerati residenziali e un sacco di negozi», fa un elenco Palermo. 

Il consigliere, insieme a Privitera, ha presentato due mozioni e altrettante interrogazioni ai colleghi del Consiglio comunale di San Gregorio «senza però sortire gli effetti desiderati». A essere particolarmente colpiti dalle novità del tratto stradale di via Sgroppillo sono i commercianti del quartiere. Si stima, infatti, che le attività imprenditoriali dell’area abbiamo registrato un calo del fatturato del 60 per cento a partire dall’inizio dei lavori comunali. «I commercianti si sono fatti sentire e, in effetti, ci sono stati anche dei tavoli di incontro con l’amministrazione comunale. Ma le risposte che hanno ricevuto sono state piuttosto vaghe», racconta Palermo. 

A causare uno dei maggiori fastidi sarebbe la presenza di ciottoli e sterrato, insieme alla totale confusione dei sensi di marcia. Una delle soluzioni proposte dai consiglieri di opposizione, dai commercianti e dal costituendo comitato cittadino Le case di Certa la espone proprio Palermo: «Sarebbe stato meno confusionario allargare per prima cosa il tratto a monte di via Cristoforo Colombo, proprio dove dovrebbe sorgere la rotaria. Dopodiché lavorare a valle su via Sgroppillo, ampliando a quel punto anche via Vigeti». «Insomma, lo abbiamo detto spesso, si tratta di lavori effettuati con indeterminatezza e imperizia», conclude il consigliere. 


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