Una cittadella della cultura con spazi espostivi, teatrali, musicali e cinematografici. Sono oggi i Cantieri culturali della Zisa di Palermo, nati su un’area industriale dell’Ottocento. Le Officine Ducrot di Palermo provano a imporsi, adesso, come modello innovativo di produzione culturale e rigenerazione urbana. Ad animare il complesso architettonico, ci sono le associazioni e gli enti […]
Le ex Officine Ducrot di Palermo continuano la rigenerazione: nuova concessione all’Arci per altri sei anni
Una cittadella della cultura con spazi espostivi, teatrali, musicali e cinematografici. Sono oggi i Cantieri culturali della Zisa di Palermo, nati su un’area industriale dell’Ottocento. Le Officine Ducrot di Palermo provano a imporsi, adesso, come modello innovativo di produzione culturale e rigenerazione urbana. Ad animare il complesso architettonico, ci sono le associazioni e gli enti a cui vengono affidati gli spazi in concessione dal Comune di Palermo. Che ha scelto di continuare il percorso di fruizione con l’Arci.

La storia delle ex Officine Ducrot di Palermo
Nel Novecento, quest’area ospita le famose Officine Ducrot, in cui vengono prodotti mobili in legno, in stile liberty, disegnati da Ernesto Basile. Alcuni di questi pezzi di arredamento sono ancora visionabili a Montecitorio e su alcune navi da crociera. Nel tempo, la zona si espande poi ulteriormente, fino a ospitare anche l’Aeronautica Sicula per la produzione, appunto, di aerei.
Nel 1939, la società Caproni-Ducrot decide, però, di spostarsi a Genova e l’area industriale palermitana cade in declino. Fino a diventare uno spazio per le costruzioni residenziali negli anni ’70. Nel 1995 il Comune di Palermo decide di acquistare l’area, dando inizio a una lenta, ma progressiva trasformazione. Col tempo, sono stati ristrutturati diversi spazi per ospitare eventi culturali.
Assegnazione del Padiglione 13A all’Arci
Tra le varie aree affidate in concessione dal Comune c’è anche il padiglione 13A, affidato all’Arci a dicembre del 2016. Scelta rinnovata nei giorni scorsi. Nel mese di dicembre del 2023, infatti, l’associazione Arci aveva manifestato la volontà di voler continuare a gestire lo spazio. Richiesta che è stata accordata dall’amministrazione comunale per altri sei anni. I requisiti sono stati valutati dall’assessorato alla Cultura comunale, dal Patrimonio e dall’ufficio del Centro Storico, che hanno dato il loro nullaosta per il rinnovo della concessione.
Ha espresso parere favorevole anche la Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo, purché siano rispettate le caratteristiche storico-architettoniche dell’immobile, sia assicurata la conservazione del bene e sia garantita la fruizione pubblica in forma permanente. La Commissione tecnica di valutazione dell’area del Patrimonio ha ritenuto congruo per l’immobile un canone annuo di 3.380 euro. Ma, essendo l’Arci un’associazione senza scopo di lucro, può usufruire dello sconto del 40 per cento previsto dal Regolamento relativo alla gestione dei beni immobili di proprietà comunale. Pertanto, il canone annuo ammonterà a 1.352,00 euro.
Gli spazi dei Cantieri culturali della Zisa
Le ex Officine Ducrot ospitano oggi istituzioni come il Goethe-Institut, l’Istituto Gramsci Siciliano, la sede palermitana della Scuola Nazionale di Cinema e il cinema De Seta. Dal 2012, è presente anche l’area Zac (Zona Arti Contemporanee), concepita non come un museo tradizionale, ma come un luogo aperto alla sperimentazione, in continua definizione. Negli anni sono arrivati qui artisti internazionali, per esporre le proprie produzioni artistiche. Presente anche l’Accademia delle Belle Arti dell’Università di Palermo, nel cui spazio sono realizzati del laboratori per attività di studio o di esposizione. Qui si tengono, inoltre, corsi di scultura, pittura, scenografia, progettazione della moda, design grafico, multimediali e progettazione dei sistemi espositivi e museali.