L'ex manager dell' azienda sanitaria provinciale di Palermo è accusato di aver truccato una gara milionaria e di aver fatto pressioni sui componenti della commissione che doveva aggiudicare l'appalto per la fornitura dei pannoloni
Processo all’ex manager Asp Cirignotta Udienza rinviata a luglio
Era in aula, questa mattina, l’ex ex manager dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, Salvatore Cirignotta, accompagnato dagli avvocati Mario Fiaccavento e Giuseppe Napoli. Presente anche l’ avvocato Giorgio Li Vigni in rappresentanza dell’Asp che si è costituita parte civile.
Il processo all’ex manager rinviato a giudizio per turbativa d’asta è stato rinviato al 7 luglio. Cirignotta, alla guida del’Asp dal 2009, avrebbe truccato una gara da 41 milioni di euro per la fornitura di pannoloni. Il 10 febbraio del 2014 venne arrestato perché avrebbe fatto pressioni su Fabio Damiani e Giuseppe Quattrocchi, componenti della commissione che doveva aggiudicare l’appalto milionario, per favorire Carlo Carollo, un imprenditore amico e procuratore della Fater Spa. La posizione di Carollo però è stata archiviata a seguito della richiesta della procura. Non ci sarebbero stati infatti “accordi illeciti” fra Cirignotta e Carollo, o meglio non ci sarebbero le prove.
I due componenti della commissione, raccontarono di aver subito minacce dall’ex manager, dopo aver manifestato la volontà di assegnare la fornitura alla Santex e che Cirignotta intimò anche di modificare la delibera di assegnazione. Quattrocchi raccontò di avere inoltre subito un’aggressione a mano armato da parte di un uomo che gli avrebbe sottratto una valigetta contenente documenti compromettenti e la registrazione fatte con il cellulare delle conversazioni durante le quali veniva minacciato da Cirignotta.
Nella cassaforte dell’ex magistrato sarebbero anche state trovate alcune pen drive contenenti file che proverebbero la precostituzione di falsi verbali della commissione stessa.
A rendere difficile l’indagine il fatto che parte delle intercettazioni non sono state ammesse dal Gip e dunque inutilizzabili.