La merce - dai letti ai frigorifero - era già stata rimossa pochi mesi fa. Ma un commerciante di 50 anni ha di nuovo scelto il marciapiede davanti al cimitero come area perfetta per la vendita dei suoi prodotti. «Il fatto che il mercatino sia stato ricostituito dimostra che la guerra all'abusivismo è lunga e difficile», afferma Marco Consoli, assessore alla Polizia urbana
Via Acquicella, smantellato ancora mercatino abusivo L’ultima rimozione a ottobre, nuova multa da mille euro
Era già stato sequestrato pochi mesi fa, a ottobre, ma poco dopo la merce variegata del mercatino abusivo di via Acquicella era tornata a invadere il marciapiede davanti al cimitero di oggetti di ogni tipo. Letti, divani, poltrone,quadri, materassi, lampadari, frigoriferi, fornelli da cucina. Tutto materiale ancora una volta sequestrato allo stesso commerciante – F. D., 50 anni -, trovato pure in questa occasione privo di qualsiasi autorizzazione e al quale i vigili urbani hanno elevato una multa da mille euro.
Gli agenti hanno rimosso tutta la merce con l’aiuto degli operai della Multiservizi, trasportandola via grazie a un’autogru e due furgoni. L’area scelta dal commerciante si trova proprio difronte al primo cancello del cimitero di Catania. Gli oggetti sono al momento custoditi in un magazzino comunale dove sarà tenuto fino al provvedimento di confisca che precede la distruzione o la distribuzione in beneficenza.
«Quando il mercatino venne per la prima volta smantellato, spiegai che si inquadrava in una più vasta operazione per riconquistare al vivere civile zone sempre più ampie della città», afferma Marco Consoli, assessore comunale alla Polizia urbana. «Il fatto che il mercatino sia stato ricostituito dimostra che la guerra all’abusivismo è lunga e difficile. Noi però, proseguendo nella linea tracciata dal sindaco Enzo Bianco, noi continueremo a combattere, nonostante l’esiguità di uomini e mezzi, anche perché fasce sempre più ampie di cittadini collaborano con noi contro l’abusivismo commerciale continuando a segnalarci situazioni di illegalità in varie zone della città».