Il 4 gennaio la compagnia turca che già collega la città etnea a Istanbul, grazie a una speciale autorizzazione, farà atterrare un Air-bus 330. Un modo per testare le potenzialità dell'aeroporto etneo e a cui potrebbe seguire uno studio aeronautico
Fontanarossa, atterra aereo per i voli intercontinentali La scommessa della Turkish, occasione per Catania
Collegare Catania con tutto il mondo attraverso voli intercontinentali? Serve l’allungamento della pista allo scalo Fontanarossa per ospitare gli aerei adatti, si è sempre detto. Progetto di cui si parla da tempo, inserito tra le opere da realizzare nei prossimi anni e che prevede l’interramento dei binari della ferrovia. Eppure il 4 gennaio a Catania atterrerà un Air-bus 330 della Turkish Airline. Un evento che serve alla compagnia turca per ribadire l’importanza che sta dando a Catania, ma che apre scenari nuovi e interessanti. Il mega aereo che arriverà sulla pista catanese infatti è lo stesso che la Turkish usa per collegare Istanbul all’altra parte dell’Oceano.
«Uniamo già Catania con tutto il mondo – spiega Bilal Celik, direttore della compagnia turca nel capoluogo etneo – Adesso, in controtendenza rispetto alle altre compagnie che stanno andando via da Fontanarossa, noi aumentiamo l’offerta e faremo atterrare un nuovo modello di aereo, detto wide body». Il riferimento alla connessione internazionale è al fatto che i quattro voli settimanali tra Catania e Istanbul dal 31 marzo diventeranno quotidiani. E dalla città sul Bosforo è già possibile raggiungere direttamente 280 destinazioni e 108 Paesi. «I voli tra Catania e Istanbul sono sempre pieni e tre quarti dei passeggeri usano Istanbul come hub per raggiungere altre mete nel mondo», fanno sapere dalla compagnia turca.
Ma l’atterraggio dell’Air-bus 330 pone adesso l’asticella ancora più su e dimostra che lo scalo etneo potrebbe puntare più in alto. L’aereo dispone di 183 posti in classe economy e 40 in business, con doppio corridoio nella cabina e sedili anche al centro. L’evento è stato possibile grazie a una speciale autorizzazione. Fino a ora, infatti, a questo modello non è stato consentito atterrare. Al momento quindi non si può dire quanti aerei simili e in grado di coprire le distanze intercontinentali, la pista di Fontanarossa è in grado di sopportare. Ma all’esperimento potrebbe seguire uno studio aeronautico che, dati alla mano, apra nuovi scenari. Sempre se la Sac, la società che gestisce l’aeroporto, ne abbia la volontà e l’interesse.