Emilio Missuto, l'imprenditore edile che vanta un un credito nei confronti dello Stato di un milione di euro, ma la cui azienda è stata dichiarata fallita per il mancato pagamento di contributi e tasse per 37 mila euro, da oggi è nella capitale
Imprenditore in sciopero della fame Da Gela porta la protesta fino a Roma
Non si arrende. E da Gela, porta la sua protesta fino a Roma. Parliamo di Emilio Missuto, l’imprenditore edile che vanta un un credito nei confronti dello Stato di un milione di euro, ma la cui azienda è stata dichiarata fallita per il mancato pagamento di contributi e tasse per 37 mila euro.
Già l’anno scorso aveva manifestato contro questa assurdità. Ed ora ha ripreso. Sono oltre due mesi che non mangia, avrebbe perso più di 20 chili.
E da oggi, come detto, si è spostato nella Capitale, per rendere evidente a tutti il paradosso «di uno Stato che esige puntualità nel pagamento delle tasse ma lascia trascorrere anni per pagare i fornitori, riducendoli sul lastrico». Missuto vanta un credito dal Comune di Carbonia, in Sardegna, per 1 milione di euro per lavori pubblici già realizzati, fatturati ma mai liquidati e oggi al centro di un lungo contenzioso.
Da questa mattina si trova nei pressi del Quirinale. L’imprenditore chiede di parlare con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.