Daphné or the lovely speciem di Sébastien Laudenbach e Sylvain Derosne ha ottenuto il riconoscimento principale della mostra di cinema breve giunta alla sua tredicesima edizione. Soddisfatti gli ospiti internazionali dell'evento «sia per l’energia che si respira sia per l’importanza che viene attribuita al nostro lavoro»
Magma, un corto francese vince il premio Vecchio «Festival superiore a Cannes, Berlino e Venezia»
Si è conclusa tra gli applausi la tredicesima edizione del Magma Fest, la mostra di cinema breve di Acireale. Il premio Lorenzo Vecchio è andato al cortometraggio francese Daphné or the lovely speciem di Sébastien Laudenbach e Sylvain Derosne mentre Moments di Pablo Polledri si è aggiudicato il premio del pubblico. Due le menzioni speciali della critica, rispettivamente al francese Premier automne e al britannico Up on the roof
«Il Magma per i cortometraggi è superiore ai vari festival di Cannes, Berlino e Venezia. Per me è meglio essere qui sia per l’energia che si respira sia per l’importanza che viene attribuita al nostro lavoro». Ad affermarlo è Susan Deak del Friss Hus Budapest, giovane festival ungherese di cortometraggi. La redattrice di Dazoo.com ha presentato i lavori offerti al Magma in forza della partnership. Sullo schermo quindi quattro cortometraggi di grande successo: Csúszópénz di Kovács István, Dipendenza di Horváth-Molnár Panna, Ischler di Hartung Attila, Symphony no. 42 di Bucsi Réka.
A precedere la visione dei corti fuori concorso è stata però quella delle opere in gara. Sul grande schermo della sala acese sono andati gli ultimi undici dei 33 film in concorso da tre gioni. Inverno e ramarro di Julia Gromskaya, Rollercoaster di Marek Marlikowski, Daphné or the lovely specimen di Sébastien Laudenbach, Inertial Love di César Esteban & José Esteban Alenda. E ancora Up on the roof di Nour Wazzi, Wo wir sind di Ilker Çatak, The Dancing di Edith Depaule, Premier Automne di Carlos De Carvalho & Aude Danset, Roll the Dice di Marija Jacimovic e Wind di Robert Löbel.
I corti – di genere narrativo, sperimentale e d’animazione, e di provenienza dal vecchio continente – hanno abbracciato tematiche diverse. La memoria, la famiglia, il dolore, la prostituzione, l’amore, le implicazioni della dipendenza da sostanze stupefacenti e la femminilità. Ma anche l’alternanza delle stagioni, il coraggio e il viaggio. «Un bacino di idee, progetti e temi al quale anche l’università degli studi di Catania sta lavorando, in collaborazione con l’associazione culturale Scarti, per rendere fruibile il prima possibile il vasto archivio cinematografico di Magma», ha affermato il ricercatore di Cinema, fotografia e televisione di Unict Alessandro De Filippo.
Intorno a mezzanotte vengono annunciate le opere insignite del premio Lorenzo Vecchio e del nuovo premio del pubblico. A vincere il primo il cortometraggio francese Daphné or the lovely speciem prodotto da Les films sauvages. Il film è un documentario sperimentale che dipinge i tratti di una prostituta la quale prima racconta del suo corpo e poi del suo cuore. Ma è solo una voce perché sullo schermo scorrono i fotogrammi della vita di piante, alberi e foglie. «Il premio è naturalmente anche dei registi che non sono presenti in sala, e a nome loro ringraziamo tutti per il riconoscimento», hanno commentato dalla produzione.
Daphné ou la belle plante / Daphné or the lovely specimen – Teaser from Les Films Sauvages on Vimeo.
La giuria, formata da Mario Serenelli, Agron Domi, Sonia Cilia e Gianluca De Serio, ha inoltre conferito due menzioni speciali a Premier Automne – corto di animazione francese -, e al narrativo britannico Up on the roof. A vincere il premio della giuria popolare invece l’opera argentina Momentos. La chiusura del festival è stata affidata alle parole della project manager e volto di Magma Giulia Iannello, che ha annunciato: «Vi aspettiamo tutti al Magma fest 2015, da domani l’associazione culturale Scarti sarà già a lavoro».