C’è anche un operaio di 57 anni originario di Catania tra le persone disperse nell’esplosione che ha coinvolto un deposito Eni di carburanti a Calenzano, vicino Firenze. L’innesco è avvenuto in un’area di carico delle autobotti, dove i mezzi si riforniscono di carburante. Un’esplosione che ha finito per coinvolgere tutto lo stabilimento e ha sprigionato […]
Esplosione in un deposito Eni a Calenzano, in Toscana. Tra i dispersi anche un operaio di origini catanesi
C’è anche un operaio di 57 anni originario di Catania tra le persone disperse nell’esplosione che ha coinvolto un deposito Eni di carburanti a Calenzano, vicino Firenze. L’innesco è avvenuto in un’area di carico delle autobotti, dove i mezzi si riforniscono di carburante. Un’esplosione che ha finito per coinvolgere tutto lo stabilimento e ha sprigionato una nube di fumo nero visibile a chilometri di distanza.
Due le vittime accertate, mentre sono tre i dispersi, la lista delle cinque persone coinvolte comprende appunto l’operaio di origini catanesi, un 62enne di Napoli e un operaio di 49 anni originario della provincia di Novara, un operaio nato in Germania ma italiano di 45 anni e un operaio di Matera di 45 anni, tutti impegnati con le autocisterne al momento dell’esplosione. Al momento solo una delle vittime certe è stata identificata, si tratta di Vincenzo Martinelli. Il numero dei feriti è invece salito a 26.
Secondo una prima ricostruzione da parte degli inquirenti, l’esplosione sarebbe stata causata dalla perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. Erano sette gli automezzi in fila per la ricarica al momento dell’esplosione, partita proprio da uno di questi. L’area in cui è avvenuta la deflagrazione è stata posta sotto sequestro e sulla vicenda indaga la procura di Prato. Il procuratore Luca Tescaroli, ha nominato tre consulenti, alcuni medici legali e ha delegato a fare gli accertamenti carabinieri, vigili del fuoco e tecnici dell’agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat).