Il responsabile della cisl scuola illustra le regioni per le quali questa organizzazione sindacale e' ormai all'opposizione rispetto all'attuale governo regionale
Giovanni Migliore: “Vi racconto perché non crediamo più alle parole di Rosario Crocetta e Nelli Scilabra”
IL RESPONSABILE DELLA CISL SCUOLA ILLUSTRA LE REGIONI PER LE QUALI QUESTA ORGANIZZAZIONE SINDACALE E’ ORMAI ALL’OPPOSIZIONE RISPETTO ALL’ATTUALE GOVERNO REGIONALE
Il Governo regionale mistifica la realtà nel settore della Formazione professionale sostenendo di aver risolto i problemi che, invece, restano in tutta la drammaticità. I lavoratori, ridotti alla povertà, sono sullorlo del precipizio, senza lavoro e senza retribuzioni.
A parlare è Giovanni Migliore, responsabile del settore Formazione professionale della Cisl siciliana, che spiega il perché questa organizzazione sindacale non ne vuole più sapere di dialogare con un Governo regionale, quello di Rosario Crocetta, che, a dir la verità, non è che abbia fatto molto per i lavoratori di questo settore. Anzi.
Abbiamo partecipato, qualche giorno fa, allincontro convocato dallassessore Scilabra con allordine del giorno Direttiva terza annualità, salvaguardia livelli occupazionali – ricorda Migliore – consapevoli dellinconcludenza dei tavoli precedenti.
Difatti, prima di recarci allappuntamento abbiamo scritto allassessore – chiarisce lesponente sindacale della Cisl Scuola – dichiarando di dovere partecipare allincontro con il solo intento di trovare soluzioni concrete e risolutive per la salvaguardia dei livelli occupazionali, preannunciando che, in assenza di atti concreti, avremmo lasciato il tavolo. E così abbiamo fatto, abbandonando i lavori.
Migliore spiega che lassessore non è entrata nel merito delle reali emergenze e i drammi degli operatori del settore della formazione professionale, limitandosi a discutere del solo avvio della terza annualità, senza tenere conto del personale che è alla fame, e alla sua ricollocazione. Tutto già ampiamente da noi previsto.
Avviare la terza annualità senza certezze sui finanziamenti e sulla erogazione delle somme – aggiunge il sindacalista della Cisl – significherebbe solo continuare ad affamare i lavoratori, gli unici a trarre beneficio sarebbero i pochi enti di formazione ancora in vita. In questa maniera si continuerà a fare linteresse degli enti e, pertanto, dei datori di lavoro, trascurando il dramma delle migliaia di famiglie dei lavoratori del settore.
Lassenza di volontà nel volere affrontare concretamente i problemi veri del settore, ci hanno indotto a non proseguire lincontro – sottolinea il responsabile della Formazione professionale di Cisl Scuola – denunciando linconcludenza di questo tipo di tavoli con l’assessore Scilabra. Lassenza del presidente Crocetta ci ha poi confermato il disinteresse verso il settore ed i suoi problemi.
Per la Cisl, il presidente della Regione, lassessore Scilabra e lassessore al Lavoro, Giuseppe Bruno continuano a fare finta di non conoscere le vere emergenze del settore continuando a dichiarare di avere risolto tutti i problemi, mentre i lavoratori continuano a non percepire stipendi e a non essere ricollocati al lavoro.
Continuiamo ad insistere che bisogna pagare tutte le spettanze arretrate ai lavoratori – rilancia Migliore – a mettere in campo ammortizzatori sociali per sostenere le migliaia di lavoratori licenziati e sospesi dagli enti definanziati. Risulta urgente, poi, la ristrutturazione con urgenza dei servizi per il lavoro per supportare i centri per limpiego, che non sono in condizione di creare un punto di incontro fra domanda e offerta di lavoro, con limmediata ricollocazione dei 1.753 operatori degli ex sportelli multifunzionali”.
Per la Cisl, il Governo Crocetta ha gravi responsabilità sul fenomeno della dispersione scolastica dei minori in obbligo, con pesanti ricadute civili e penali.
Bisogna fare partire immediatamente i corsi dellObbligo di istruzione – puntualizza Migliore – che impegnano 1500 addetti ed è indispensabile dare regole rigorose di accreditamento per la formazione di base qualificando lofferta formativa e ricollocando gran parte dei lavoratori.
Su questi temi la Cisl è pronta al confronto – conclude il sindacalista – con gli assessori Scilabra e Bruno, che da tempo risultano, nei fatti, non interessarsi a queste vicende. Siamo pronti anche ad un confronto pubblico per spiegare loro le esigenze e le possibili soluzioni.