Gli incendi di Canneto di Caronia? Solo modesti elettroni in libera uscita

INSOMMA, POSSIAMO STARE TRANQUILLI: LE SPERIMENTAZIONI DI ARMI E CLIMATICHE NON C’ENTRANO. PAROLA DEGLI SCIENZIATI AMERICANI, UN MARCHIO E TANTE GARANZIE…

Arriva una nuova spiegazione sui fatti di Canneto di Caronia, la frazione di Caronia, in provincia di Messina – area tirrenica – nella quale, dai primi anni del 2000, vanno in scena fenomeni strani, mai del tutto spiegati (o quasi).

La notizia la leggiamo su tempostretto.it. A quanto pare, questi fenomeni – che da metà luglio ad oggi sono aumentati spaventosamente – non sarebbero provocati da sperimentazioni militari, ma da fenomeni geofisici. Insomma, la colpa sarebbe della zolla africana che toccando la zolla europea darebbe origine a questi incendi.

Insomma, per dirla con la nostra lingua, dopo oltre dieci anni di studi, gli scienziati americani – guarda caso, ci sono di mezzo i ‘cervelloni’ Usa, il Paese che sperimenta e utilizza armi vecchie e nuove in mezzo mondo – siamo arrivati alla conclusione che tutti gli incidenti, tutti gli incendi, tutti i disagi provocati alla popolazione di questi luoghi sarebbero provocati dalle due zolle che si ‘stricano’.

Mannaggia, ma come abbiamo fatto a non pensarci prima! Meno male che ci sono gli americani che capiscono tutto. Lo ‘stricamento’ delle due zolle – naturalmente sotterraneo – provocherebbe la risalita dal sottosuolo di “lacune elettriche”, chiamate p-holes, cariche positivamente.

Queste p-holes – che a quanto pare arrivano dal mare – incontrando gli oggetti sulla terra, attraverso complicati giochi con gli elettroni, darebbero luogo agli incendi.

Gli scienziati americani sostengono che non è un caso che il riapparire degli incendi a Canneto di Caronia sia legato all’incremento dell’attività sismica lungo il basso Tirreno.

Dunque possiamo stare tranquilli: non c’è nessuna sperimentazione di armi nel basso Tirreno. Così come sono del tutto inventate le sperimentazioni per favorire i cambiamenti climatici.

Il cambiamento del clima, in Sicilia, da sub-tropicale arido a sub-tropicale umido non è il frutto di diavolerie sperimentali, ma di fenomeni naturali. Le scie chimiche nei cieli – vite ormai da milioni di persone – sono astrazioni di menti malate.

I fatti strani che si verificano nella galleria di Tremonzelli sono illusioni foscoliane. Gli incendi di Caronia sono fenomeni ordinati legati ad elettroni in libera uscita. I droni di Sigonella solo monadi con le finestre socchiuse. Le onde elettromagnetiche emesse dal Muos di Niscemi sono aporie volanti.

Insomma, tra Canneto di Caronia, Tremonzelli e Niscemi, i siciliani possono dormire sonni serenamente e portare i propri cervelli all’ammasso…


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