Formazione: dopo la riunione-flop, neanche i sindacati confederali credono più alla Scilabra

IERI I RAPPRESENTANTI DI CGIL, CISL E UIL HANNO PRESO PARTE ALL’ENNESIMA, INUTILE RIUNIONE CONVOCATA DALL’ASSESSORE REGIONALE ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

E’ stato l’ennesimo flop la riunione convocata ieri, di fretta e furia, dall’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, dove non è stato tirato fuori alcun atto giuridico vincolante che avrebbe determinato un’inversione di marcia nel settore.

Riunione, disertata dal sindacato di base Cobas, con tanto di documento di contestazione per l’inconcludenza che caratterizza da troppo tempo gli incontri fissati dall’assessore Scilabra. Avevano ragione i dirigenti dei Cobas a rifiutarsi di sedere attorno a un tavolo per perdere tempo.

L’assessore Scilabra pensava di rabbonire i sindacati alla vigilia del delicatissimo appuntamento della due giorni, 11 e 12 settembre, del Comitato di Sorveglianza del Fondo sociale europeo, dove in gioco ci sono qualcosa come 242 milioni di euro.

Ed allora, l’assessore, consigliata probabilmente da qualche ‘scienziato’, ha ritenuto di dare un segno della sua forza, della sua credibilità, al di sopra delle sterili polemiche accese da chi non ha a cuore l’azione di pulizia che sta portando avanti.

Parole alle quali non crede una larga – ma molto larga! – parte dei siciliani e dei lavoratori della Formazione professionale. Non ci credono più neanche i sindacati confederali, a quanto pare, che, invece, nel trabocchetto ci sono cascati.

Vuoi un po’ per non prestare il fianco a facili speculazioni politiche (i deputati del centrodestra e i grillini che stanno andando avanti per presentare la mozione di censura con invito a dimettersi alla giovane assessora), vuoi per senso di responsabilità nel tentare di tenere aperto uno spiraglio di dialogo, i sindacati confederali si sono presentati all’appuntamento.

Solo che, di nuovo, non è emerso nulla. Solo un clima di ordinarietà che ha visto l’assessore Scilabra ed il suo staff protagonisti di una rappresentazione già vista. Mentre fuori la gente esasperata fa lo sciopero della fame, viaggia a piedi in direzione di Roma, protesta con tende e striscioni, manifesta lo sfascio del settore della Formazione professionale, l’assessore Scilabra, secondo quanto riferito da un’indiscrezione, si permette il lusso di “riprendere le fila del discorso dopo un mese di sospensione”.

Parole che, se fossero vere, confermerebbero lo scollegamento tra il ‘Palazzo’ del potere politico e la piazza. Tra la Scilabra ed i lavoratori.

Il che significa che è finita, non c’è più altro da aggiungere, perché senza dialogo, senza contezza di cosa vuole la piazza, non può esserci confronto e quindi futuro per il settore.

Dicevamo dei sindacati confederali che hanno tentato un ennesimo ‘ammaraggio’ nelle acque molto agitate della Formazione professionale, cercando di imbastire un confronto sui temi reali e sulle soluzioni da trovare.

Anche loro hanno perduto la pazienza ed hanno esternato tutto il disappunto in un comunicato unitario, indirizzato al presidente della Regione Rosario Crocetta, all’assessore Scilabra ed al collega al Lavoro, Giuseppe Bruno, che pubblichiamo per esteso.

Nota che porta la firma di Giusto Scozzaro e Giovanni Lo Cicero per Flc Cgil, di Dionisio Bonomo e Giovanni Migliore per Cisl Scuola e di Giuseppe Raimondi e Claudio Parasporo per la Uil Scuola.

“Questa mattina (ieri mattina per chi legge ndr), in occasione dell’ennesima riunione convocata dall’Assessore Reg.le alla Formazione sulle problematiche del settore della Formazione Professionale in Sicilia, come Segretari di FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola ab     biamo evidenziato, come pregiudiziale alla continuazione del confronto, l’indisponibilità a partecipare ad ulteriori tavoli inconcludenti come avvenuto nel corso dell’ultimo anno ed ancor peggio, ad assistere ad intese successivamente non applicate e/o impegni ignorati dall’Amministrazione Regionale.

Abbiamo, piuttosto, ribadito l’urgenza che il Governo predisponga soluzioni immediate, con tempi certi, da presentare al confronto sociale finalizzati ad avviare, con atti e scelte concrete, il superamento di emergenze sociali ed amministrative che ormai hanno determinato un livello di insostenibilità preoccupante e non più sopportabile.

Tale pregiudiziale riguarda anche i ritardi e l’inattività dell’Assessore al Lavoro, Giuseppe Bruno.

Il Governo non può continuare ad ignorare che i lavoratori della Formazione sono stremati da una grave emergenza sociale che necessita risposte urgenti e concrete alla loro disperazione.

Per il sindacato Confederale è venuto il momento che il Governo dimostri coraggio e capacità amministrative con scelte che riescano a coniugare le risposte alle emergenza sociale con la indiscussa necessità di ristrutturare e riformare il sistema della Formazione Professionale in Sicilia.

Finora non abbiamo nessun impegno in tale direzione mentre lo stato di emergenza continua a persistere.

Come FLC CGIL CISL Scuola e UIL Scuola continuiamo incessantemente a chiedere da oltre un anno a questa parte sempre soluzioni amministrative e concrete sui ritardi degli stipendi arretrati e l’avvio dei servizi e delle relitive attività lavorative.

In tale contesto è inutile partecipare e proseguire riunioni in tavoli inconcludenti quanto frustranti.

Nella riunione odierna abbiamo piuttosto ribadito che ci aspettiamo che entro una settimana il Governo presenti soluzioni concrete e con tempi certi su cui entrare nel merito.

Gli Assessori Bruno e Scilabra conoscono benissimo le probematiche che affliggono i lavoratori delle tre filiere del settore e, quindi, operino ed impegnino le loro amministrazioni, sin da subito, per dare risposte con atti tangibili sui seguenti punti:

pagamento immediato delle retribuzioni arretrate dei lavoratori;

sblocco della CIG in Deroga per gli operatori sospesi dagli enti;

soluzione per tutti i lavoratori licenziati e sospesi che continuano a rimanere in attesa di risposte per il loro reimpiego;

avvio immediato della prima e terza annualità dei percorsi di obbligo formativo (IeFP);

avvio immediato della terza annualità del Piano Giovani, già in forte ritardo;

strutturazione dei servizi per il lavoro in Sicilia con l’Impiego degli ex lavoratori degli Sportelli Multifunzionali.

Queste sono le richieste sindacali reiterate da due anni a questa parte e a queste richieste va data risposta immediata.

Abbiamo ribadito che ci aspettiamo risposte e soluzioni con atti concreti entro lunedì prossimo.

In assenza di tali risposte proseguiamo a mantenere la pressione sociale con mobilitazioni e manifestazioni chiedendo a tutte le forze politiche ed all’ARS di intervenire su un Governo che, finora, non ha mantenuto l’impegno a riformare il settore con le dovute garanzie occupazionali e di reddito sempre promesse ai lavoratori.

 

 


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