Ma la rete universitaria nazionale non ci sta e passa al contrattacco: "ci siamo gia' rivolti alla giustizia pe rfare annullare l'atto, voluto dal rettore roberto lagalla e approvato dal cda, che e' illegittimo". Per la cronaca, nel resto d'italia questa tassa per gli studenti meritevoli non esiste
L’Università di Palermo appioppa 200 euro agli studenti meritevoli di borse di studio
MA LA RETE UNIVERSITARIA NAZIONALE NON CI STA E PASSA AL CONTRATTACCO: “CI SIAMO GIA’ RIVOLTI ALLA GIUSTIZIA PE RFARE ANNULLARE L’ATTO, VOLUTO DAL RETTORE ROBERTO LAGALLA E APPROVATO DAL CDA, CHE E’ ILLEGITTIMO”. PER LA CRONACA, NEL RESTO D’ITALIA QUESTA TASSA PER GLI STUDENTI MERITEVOLI NON ESISTE
Aumento delle tasse per i vincitori e idonei di borsa di studio. A deciderlo è stato il rettore dellUniversità degli Studi di Palermo, Roberto Lagalla, nel corso della scorsa seduta del Consiglio di amministrazione dell’Ateneo.
In particolare, la delibera con la quale è stato approvato laumento propone di eliminare lesonero relativo al pagamento della tassa di iscrizione (circa 200 euro) previsto fino ad oggi per studenti idonei e vincitori di borsa di studio. La stessa delibera, inoltre, punta a eliminare anche lesonero relativo al pagamento della prima rata dei contributi di Ateneo per tutti quegli studenti che, pur idonei alla borsa di studio, si trovino al primo anno fuori corso.
Fino allo scorso anno accademico gli studenti beneficiari erano tenuti a pagare solamente la tassa regionale per il diritto allo studio (140 euro) ed alcuni importi fissi, per un totale di 220 euro.
A questi, grazie alla delibera voluta dal Rettore Lagalla e approvata dal Consiglio di amministrazione, per i vincitori di borse di studio si profila un aumento di 200 euro che grava, e non poco, sulle tasche degli studenti.
Gli studenti universitari, da parte loro, sono già sul piede di guerra. A mobilitarsi, già da qualche settimana, sono stati gli attivisti della RUN (Rete Universitaria Nazionale). I ragazzi dellassociazione arancione, nei giorni scorsi, hanno dato vita su Facebook ad un gruppo che, in pochissimo tempo, ha registrato più di 700 iscritti. Lo spazio è stato ideato per tenere informati gli studenti circa eventuali sviluppi sulla vicenda e per mobilitare la popolazione studentesca.
L’aumento ingiustificato delle tasse universitarie per gli studenti meritevoli e disagiati ci ha veramente spiazzato – ha affermato Dennis Lattuca, attivista della RUN e rappresentante degli studenti al Consiglio di amministrazione dell’Ersu di Palermo (l’Ersu è l’Ente regionale universitario per il diritto allo studio).
Il Rettore – continua – anziché preoccuparsi di trasferire i fondi della tassa regionale all’Ersu di Palermo, in modo tale da consentire a quest’ultimo di erogare le borse di studio e di rimborsare la tassa regionale agli studenti idonei e vincitori di borsa di studio, pensa bene di portare avanti una politica lontana dalle reali problematiche degli studenti più disagiati”.
“Considerati, inoltre, l’articolo 8,1 del DPCM del 9 aprile 2001 e l’articolo 9,2 del D.lgs n.68 del 2012 che prevedono entrambi l’esonero totale dalla tassa di iscrizione e dai contributi universitari per gli studenti idonei e vincitori di borsa di studio – aggiunge Lattuca – riteniamo vi siano dei profili di illegittimità che faremo valere nelle sedi giudiziarie opportune, laddove il Rettore non provveda immediatamente all’annullamento in autotutela della apposita delibera.
Oggi tutte le università italiane, appellandosi allArticolo 34 della nostra Costituzione in materia di diritto allo studio, esonerano dal pagamento della tassa discrizione e dei contributi gli studenti idonei e/o beneficiari di borsa di studio. Tutti, tranne Messina e, da oggi, anche Palermo.
In data in data 18 luglio, lAvvocato Michele Bonetti per conto delle associazioni studentesche Aulett@ 99, Fare Università, Rete Universitaria Mediterranea, RUN Palermo Rete Universitaria Nazionale, Studenti Universitari, UDU Palermo Unione degli Universitari, UniAttiva, Uni%cento, Vivere Ateneo ed Intesa Universitaria, ha fatto pervenire al rettore Lagalla e al Consiglio di amministrazione una diffida legale con la quale si chiedeva di annullare, anche in via di autotutela, la delibera dello stesso Consiglio di amministrazione dell’Ateneo nella parte in cui prevede il pagamento della tassa di iscrizione MIUR per gli studenti risultati vincitori o idonei di borsa di studio.
Nota a margine
Notiamo con ‘piacere’ che l’Università di Palermo si unisce al coro del Governo ‘tassaiuolo’ di Matteo Renzi e allo sfascio dell’Amministrazione regionale, penalizzando anche gli studenti meritevoli.
Complimenti, questa sì che è l’Italia che vogliamo…