Una mozione presentata da 13 consiglieri comunali sancisce il fallimento del primo cittadino favarese vicino al presidente della regione siciliana
Favara: pronta la sfiducia al Sindaco Manganella (del Megafono di Crocetta e Lumia)
UNA MOZIONE PRESENTATA DA 13 CONSIGLIERI COMUNALI SANCISCE IL FALLIMENTO DEL PRIMO CITTADINO FAVARESE VICINO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA
Pronta la sfiducia al sindaco di Favara, Rosario Manganella. In tredici consiglieri, come ha pubblicato il quotidiano online Siciliaonpress, hanno depositato ieri la mozione di sfiducia politica. Sono: Giovanni Bennardo, Paolo Dalli Cardillo, Filippo Ceresi, Antonio Palumbo, Tania Sgarito, Salvatore Lupo, Rino Scalia, Salvatore Broccia, Michele Lombardo, Antonio Alaimo, Maria Vella, Giuseppe Bellavia, Antonio Fallea. Consiglieri appartenenti ai seguenti partiti e liste: Nuovo centro destra democratico, Riformisti socialisti, Partito democratici riformisti, Rifondazione comunista, Ripensare Favara, Forza Italia, Articolo 4.
Una riunione dei capi gruppo dovrà decidere la data della discussione della mozione di sfiducia politica contro il Sindaco Manganella in una seduta del consiglio comunale che dovrà essere calendarizzata entro trenta giorni dal deposito dellatto, avvenuto ieri, e non prima di dieci giorni.
Con uno scatto dorgoglio in tredici dicono stop allAmministrazione Manganella, che nei primi tre anni di mandato elettorale non è riuscita a dare un minimo impulso positivo al miglioramento della qualità di vita a Favara, anzi ha peggiorato lo stato dellarte.
È con questo latto politico si va verso le elezioni anticipate.
Vi raccontiamo lexcursus davvero singolare del sindaco Rosario Manganella.
Il Sindaco viene eletto una coalizione di centrodestra e proposto dallallora Partito della Libertà. Una scelta strana allora fatta dal centrodestra, atteso che Manganella proveniva dal Partito comunista ed aveva confezionato una piccola esperienza nel Movimento per lAutonomia di Raffaele Lombardo.
Dopo circa un anno di amministrazione al Comune di Favara, il centrodestra, guidato dallonorevole locale Nino Bosco, parlamentare alla Camera dei deputati in quota al Ncd democratico e uomo vicinissimo al ministro degli Interni, Angelino Alfano, ritira lappoggio politico al Sindaco, che, senza perder tempo, passa con la Lista Il Megafono del leader Rosario Crocetta, attuale governatore della Sicilia.
Con lavvento di Matteo Renzi alla guida del Governo nazionale, Manganella cambia ancora casacca, in assoluta coerenza politica (ma dove?) passa con il Partito democratico e più precisamente alla corte del Premier.
Il deputato nazionale del PD, Tonino Moscatt, ed il parlamentare allArs, Giovanni Panepinto, entrambi agrigentini, in più occasioni hanno esternato il loro dissenso sulloperato del sindaco Manganella.
Il Comune di Favara non ha approvato nei termini fissati dalla legge il conto consuntivo. Cosicché lassessore regionale alla Funzione pubblica ed alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, ha inviato un commissario ad acta, nominando Vincenzo Lauro.
Il commissario, preso atto di quanto accaduto, sottopone al Consiglio comunale il conto consuntivo per la votazione del documento.
Il conto consuntivo del 2013 viene ‘bocciato’ dal massimo consesso cittadino e contestualmente tredici consiglieri comunali presentano la mozione di sfiducia.
LAmministrazione comunale si trova adesso davanti ad un bivio: presentare il conto consuntivo modificato per sperare nellapprovazione del Consiglio che consenta di salvare, politicamente, sia il primo cittadino che il massimo consesso civico. Altrimenti, di fronte al conto consuntivo non approvato decadrebbe solamente il Consiglio comunale.
Da qui la presa di posizione di tredici consiglieri che hanno ieri depositato, come dicevamo, la mozione di sfiducia che manderebbe tutti a casa.
Ecco il testo del documento dei consiglieri firmatari della mozione di sfiducia.
Il momento particolare di forte disagio politico, con le gravi conseguenze sociali in tutto il territorio favarese, hanno determinato e maturato la convinzione che una censura nei confronti del sindaco non potesse essere più procrastinabile.
Tutto questo, in mancanza di una reale e costruttiva Governance amministrativa che mai si è interessata dei problemi della città, è scaturita nella presentazione di una dettagliata ed ufficiale mozione di sfiducia politica firmata da 13 consiglieri comunali rappresentanti diversi partiti presenti nel civico consesso .
Il contesto politico attuale necessita che vi sia un momento di orgoglio che,opportunamente,possa ridare la possibilità di chiudere unesperienza amministrativa pessima e distruttiva, dando al popolo la sovranità di scegliere diversamente il proprio futuro.
Tutti i firmatari della mozione, insieme ai loro partiti e movimenti, non vogliono essere complici di un disastro, che giornalmente insiste sulla città, usando responsabilmente e senza remore una norma stabilita dalla legge.
Riteniamo che questo atto politico rappresenti un momento di grande rilevanza ed impatto, a garanzia di una popolazione oramai esausta e stanca,e soprattutto uno spartiacque tra chi vuole lavorare al futuro di questa città e,chi, invece, si ostina ad ignorarla… sempre!
Per noi non ci sono più alibi,un giorno in più di Manganella vuol dire togliere la certezza di una qualsivoglia speranza ai nostri figli.
Egli ha disatteso tutte le aspettative, sia di carattere politico che amministrativo, eludendo il proprio programma elettorale, infatti i punti cardini quali : organizzazione del personale, assistenza sociale e solidarietà, viabilità e sicurezza stradale, lavoro e politiche giovanili, urbanistica e lavori pubblici, turismo, scuola e pubblica istruzione, sport, pari opportunità e servizi.
Nessuno di questi aspetti è stato mai adeguatamente affrontato e risolto, dimostrando un totale fallimento amministrativo del sindaco Manganella.
A tutto questo si aggiunga una altalenante variabilità delle giunte che si sono susseguite senza alcun utile risultato per la collettività, anzi riconoscibili solo per aver esasperato la città con una forte pressione tributaria.
Manca una complessiva visione e corretta gestione della cosa pubblica e di bilancio, rivolte alleffettivo contenimento della spesa e allottimizzazione delle risorse umane.
La prova più recente ed evidente risulta essere lo scandalo cimitero continuamente profanato senza alcuna remora morale.
Oggi più che mai è necessario una svolta, che interessi tutti i consiglieri comunali che con la loro sensibilità politica non si rendano complici di un cosi grande misfatto amministrativo e politico.
Lo stesso appello rivolgiamo al partito democratico (partito del sindaco) affinché prenda una posizione netta sia nel merito che nel principio della vicenda.
Questa mozione, firmata da partiti, uomini e donne di diversa estrazione e formazione politica ha un unico denominatore comune dire basta alle inefficienze, alle incapacità e alle arroganze di un Sindaco pasticcione.
Nota a margine
Finalmente la politica siciliana sta iniziando a ‘eliminare’ il crocettismo, originale e d’importazione: mozione di censura per Nelli all’Ars e sfiducia per Manganella a Favara.
Avanti tutta…