A Catania «la povertà è allarmante»: dalla Caritas 13mila interventi in più dell’anno scorso

Catania è sempre più povera. Lo rilevano i numeri dei servizi della Caritas diocesana presentati stamane nella Curia arcivescovile alla presenza, tra gli altri dell’arcivescovo Luigi Renna. Le richieste di aiuto registrate dai servizi della Caritas evidenziano una crescita definita «allarmante», con 356.259 interventi effettuati nel corso del 2023, quasi 13mila in più rispetto all’anno precedente. «Incoraggiamo un’opera corale che sa stare accanto ai più poveri – ha detto monsignor Renna – condividendo, soccorrendo, diventando compagni di strada».

Allargando l’analisi al quinquennio 2019-2023, la rilevazione in maniera più strutturata le difficoltà economiche e sociali della città attraverso il punto d’osservazione dell’azione della Caritas sul territorio: 356mila nel 2023 contro i 237mila del 2019 (+ 34 per cento). Sono stati 4401 gli utenti registrati dal centro di ascolto nel 2023 (+ 605 rispetto al 2022). Da un’elaborazione dei dati registrati tramite il sistema OspoWeb di Caritas italiana emerge che mediamente si tratta di uomini (72 per cento), italiani (50 per cento), con figli (51 per cento) nella fascia di età compresa tra 25 e 54 anni (63 per cento). «Quando si percorrono le statistiche della Caritas, annotare numeri e numeri sui nostri taccuini smette d’essere un fatto statistico – sono state le parole del direttore della Caritas diocesana don Nuccio Puglisi – assume, invece, la sacralità di un esercizio di lettura spirituale: è come quando segniamo sui nostri quaderni certi versetti della Bibbia, numeri anch’essi, perché sappiamo che lì, in quei numeri che diventano luoghi, fatti, racconti ed esperienze, il Signore vorrà dirci qualcosa».

Sono centinaia i volontari che lavorano a Catania grazie anche all’8xmille alla Chiesa cattolica e alle donazioni di cittadini, aziende e associazioni del territorio e in profonda interconnessione con le istituzioni e gli altri servizi di aiuto locali. «Grazie perché siete una famiglia che ha consapevolezza delle povertà nuove e antiche e si china su di esse con misericordia e senso di gratuità. I dati – ha aggiunto l’arcivescovo – richiedono una lettura sapienziale e pronta: sapienziale, perché oltre i numeri dobbiamo sorgere i volti e la complessità delle situazioni; la risposta pronta è quella che Caritas e altre organizzazioni ci sta dando e va intensificata».

L’Help center della Caritas è un pronto soccorso sociale che quotidianamente, festività incluse, garantisce ascolto e interventi di supporto a persone vulnerabili per colazione, cena, vestiario, prodotti per l’infanzia, offrendo inoltre servizi igienici e una doccia calda. In campo anche l’accoglienza per donne con minori vittime di violenza, consulenze per il disbrigo di pratiche burocratiche, sostegno economico per il pagamento delle utenze, consulenza legale e psicologica e mediazione bancaria tramite il microcredito. Nel corso del 2023 l’elemento numericamente più significativo si conferma la mensa dell’Help center della stazione centrale, dove si preparano e distribuiscono pasti caldi e altri beni di prima necessità per circa 750 interventi alimentari al giorno, pari a 277.695 all’anno.


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