In questo lunghissimo elenco da 150 milioni di euro troverete le ragioni del parche' la sicilia non uscira' mai dal sottosviluppo economico e culturale. Scopritere, ad esempio, che si spendono ancora un sacco di soldi per le miniere di zolfo chiuse negli anni '60 e per ems, espi e azasi soppressi nel 1999. I fondi per i teatri siciliani (con qualche sorpresa)
Ars/ Tutti i contributi della Tabella H atto primo (leggere allegato 1)
IN QUESTO LUNGHISSIMO ELENCO DA 150 MILIONI DI EURO TROVERETE LE RAGIONI DEL PARCHE’ LA SICILIA NON USCIRA’ MAI DAL SOTTOSVILUPPO ECONOMICO E CULTURALE. SCOPRITERE, AD ESEMPIO, CHE SI SPENDONO ANCORA UN SACCO DI SOLDI PER LE MINIERE DI ZOLFO CHIUSE NEGLI ANNI ’60 E PER EMS, ESPI E AZASI SOPPRESSI NEL 1999. I FONDI PER I TEATRI SICILIANI (CON QUALCHE SORPRESA)
Ci dicono: non c’è più la Tabella H. In realtà, come ora proveremo a dimostrare, quasi tutta la manovra approvata da sala d’Ercole è una sommatoria informe di Tabelle H. Dentro questa legge ce ne sono almeno due, di Tabelle H. Più una serie di norme clientelari.
Interessante, sotto questo profilo, la lettura dell’allegato 1. Dove, accanto a interventi doverosi, troviamo dei veri e propri ‘regali’ – alcuni veramente sostanziosi – a soggetti indefiniti. Ma andiamo per ordine.
Si comincia con 91 mila euro per la partecipazione della Regione siciliana all’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni d’Europa. Sotto il profilo ‘tecnico’, soldi buttati.
Poi ecco 354 mila euro – udite udite – “Per l’adesione e la partecipazione della regione siciliana alle organizzazioni internazionali di enti locali che svolgono attività consultiva nei confronti della Comunità europea”.
Nella fretta di arraffare questi soldi chi ha scritto la norma si è dimenticato che la “Comunità europea” è stata sostituita dall’Unione europea. Sarebbe interessante capire chi è che si deve intascare questi 354 mila euro!
Seguono 41 mila euro per il personale dell’Università di Catania per il personale assunto con contratto a tempo indeterminato eccetera eccetera. Dobbiamo credere che con 41 mila euro si paga il personale? Cosa è ‘sta cosa?
Ecco 18 mila euro per l’Associazione per la medicina umanitaria: magari è una cosa seria e gli danno le briciole. O è un’invenzione di qualche deputato?
Spuntano 238 mila euro per la partecipazione della Regione all’Istituto Cinsedo di Roma. Si tratta di un Centro di documentazione. Ma non dovrebbe sostenerlo il Governo nazionale?
Notevoli i 94 mila euro per le “SPESE PER IL PERSONALE DIPENDENTE DA PP.AA. E PER IL VOLONTARIATO IMPEGNATO NELLE ATTIVITA’ DI PROTEZIONE CIVILE COMPRESE QUELLE PER LA GESTIONE DI SITUAZIONI DI ALLERTA E DI EMERGENZA”.
Chi sono questi?
Ecco 779 mila euro per le “SPESE DI PRIMA ASSISTENZA E PER PRONTO INTERVENTO IN OCCASIONE DI PUBBLICHE CALAMITA’ O PER LA DIFESA DELLA SALUTE O PER L’INCOLUMITA’ PUBBLICA E PER L’AC-QUISIZIONE DI MEZZI E SERVIZI DIRETTI A FRONTEGGIARE I DANNI CONSEGUENTI AGLI STATI DI EMERGENZA IN SICILIA”. Dovrebbe essere, a occhio e croce, la Protezione civile regionale.
Seguono altri 247 mila euro per gli “INVESTIMENTI PER PRIMA ASSISTENZA E PRONTO INTERVENTO IN OCCASIONE DI PUBBLICHE CALAMITA’ O PER LA DIFESA DELLA SALUTE O PER L’INCOLUMITA’ PUBBLICA”. Altri fondi per la Protezione civile regionale.
In diretta con il primo treno altri 791 mila euro per gli “INTERVENTI DI PRIMA ASSISTENZA E PER FRONTEGGIARE EVENTI CALAMITOSI IN ORDINE AGLI ECCEZIONALI EVENTI ATMOSFERICI VERIFICATISI NEL TERRITORIO DELLA REGIONE”. Sempre Protezione civile regionale.
Quindi altre 788 mila euro per le “SPESE PER INTERVENTI URGENTI DI PROTEZIONE CIVILE E PER QUELLI CONNESSI A “EMERGENZE INFRASTRUTTURALI” RELATIVE AD ACQUE E RIFIUTI, NONCHE’ PER IL POTENZIAMENTO DEI PRESIDI OPERATIVI, DELLE ATTREZZATURE, DELLE RETI E DEI MEZZI”. Ancora Protezione civile regionale.
Questa, ragazzi, è una clientela ad personam da 12 mila euro: “SPESE PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI A TEMPO DETERMINATO AD ESPERTI IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE, ESTRANEI ALL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE, PER L’ESPLETAMENTO DI ATTIVITA’ CONNESSE CON LA DIREZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE”. Sì, 12 mila euro ‘mansi’ per qualcuno…
Segue un’altra clientela ad personam da 13 mila euro: “SPESE PER PROMUOVERE E FINANZIARE INIZIATIVE PER L’ATTIVITA’ DI COOPERAZIONE E DI SVILUPPO, NONCHE’ PER INTERVENTI DI SOLIDA-RIETA’ INTERNAZIONALE”.
Quindi un contributo di 9 mila euro alla Svimez, cioè all’unico organismo che si occupa di raccontare il Sud. Per il ruolo che svolge la Svimez il con tributo dovrebbe essere maggiore: ma su questo la Regione risparmia…
Qui arrivano i primi 3 milioni e 545 mila euro: “SOMMA DESTINATA ALLA GESTIONE DEL PERSONALE GIA’ A CARICO DEL FONDO DI CUI ALL’ART.13, LETT. A), DELLA LEGGE REGIONALE 6 GIUGNO 1975, N. 42 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI COMPRESI GLI EVENTUALI ONERI DERIVANTI DA CONTENZIOSI”. Ci avete capito nulla?
A quanto pare si tratta di una legge che riguarda le miniere di zolfo della Sicilia chiuse alla fine degli anni ’60 del secolo passato. Questi soldi dovrebbero andare all’Ente minerario, che però è stato soppresso alla fine degli anni ’90 del secolo passato. A cosa servono questi 3 milioni e 545 mila euro?
Subito dopo c’è un’altra ‘sorpresa’ da 4 milioni e 76 mila euro: “SOMMA DESTINATA ALL’ATTUAZIONE DELLE FINALITA’ PREVISTE DALLA LEGGE REGIONALE 20 GENNAIO 1999, N.5, CONCERNENTE GLI ENTI ECONOMICI REGIONALI AZASI, ESPI, EMS, ESCLUSE QUELLE PREVISTE DALL’ART.7, COMMA 6, DELLA MEDESIMA LEGGE”.
Il già citato Ente minerario siciliano (Ems), l’Ente siciliano per la promozione industriale (Espi) e l’Ente asfalti siciliani (Azasi) sono stati soppressi nel 1999. Le liquidazioni vanno avanti da allora. E ogni anno si pagano un sacco di soldi.
Domanda: quanto sta costando la liquidazione di Ems, Espi e Azasi? Come mai nessuno dice nulla davanti a questi costi esorbitanti?
Segue un ‘mistero’ da 2 milioni e 693 mila euro: “SOMMA DESTINATA ALL’ATTUAZIONE DELLE FINALITA’ PREVISTE DALLA LEGGE REGIONALE 28 NOVEMBRE 2002, N. 21”.
Si dovrebbe trattare, a occhio e croce, di una clientela sulle cooperative agricole. Come verranno spesi questi soldi? Per quali finalità? Chi li incasserà?
Ecco altri 985 mila euro per le Centrali cooperative: “CONTRIBUTI PER LE ATTIVITA’ DI REVISIONE PERIODICA DA EROGARE AI SENSI DELL’ARTICOLO 21 DELLA LEGGE REGIONALE 23 MAGGIO 1991, N. 36 ALLE ASSOCIAZIONI DI RAPPRESENTANZA E TUTELA DEL MOVIMENTO COOPERATIVISTICO”.
Altro giro, altra corsa: altri 444 mila euro per le Centrali cooperative: “SPESE PER L’ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI DI ASSISTENZA ALLE IMPRESE COOPERATIVE, PROMOSSI ANCHE IN FORMA CONSORTILE, DALLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVE DEL SETTORE”.
Ecco 18 mila euro per qualche ‘amico’: “FONDO DESTINATO ALLO SVILUPPO DELLA PROPAGANDA DI PRODOTTI SICILIANI”. Quali prodotti? Propagandati da chi? In quali aree del mondo?
Ma non si vergognano a scrivere una norma così? Se dovete regalare 18 mila euro a qualcuno fatelo e basta, evitando questa sceneggiata!
Ecco altri 54 mila euro a ‘babbo morto’, questa volta nel nome dell’artigianato: “CONTRIBUTO ANNUALE E DOTAZIONI FINANZIARIE PER PROGETTI SPECIALI AL CONSORZIO DELLE REGIONI D’ITALIA PER L’ARTIGIANATO DI QUALITA'”.
Ecco 12 mila euro per un ‘papello’ che non può finire: “CONTRIBUTI AD ASSOCIAZIONI ARTIGIANE MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVE, NONCHE’ AI SOGGETTI DI CUI ALL’ART. 51 DELLA LEGGE REGIONALE 18 FEBBRAIO 1986, N. 3 PER LA ORGANIZZAZIONE, NEL TERRITORIO REGIONALE, DI MANIFESTAZIONI A CARATTERE SOVRACOMUNALE, SPECIALIZZATE NEL SETTORE DELLE PRODUZIONI ARTIGIANE”. Tutta ‘sta ‘casinata’ per 12 mila euro…
Qui arriva le bella ‘botta’ di 5 milioni e 424 mila euro per gli amici dell’Irsap, il ‘giocattolo’ di Confindustria Sicilia: “CONTRIBUTI ALL’I.R.S.A.P. PER LA REALIZZAZIONE DELLE FINALITA’ ISTITUZIONALI PREVISTE ALL’ARTICOLO 2 DELLA LEGGE REGIONALE 12 GENNAIO 2012, N. 8, NONCHE’ PER LE SPESE DI FUNZIONAMENTO E DI ORGANIZZAZIONE”.
L’Irsap, per la cronaca è l’Istituto regionale per le attività produttive (ma quali?) governato dal ‘mitico’ Alfonso Cicero.
Ecco 197 mila euro per “CONTRIBUTI AD ENTI MORALI ED ECCLESIASTICI PER LA RIPARAZIONE ED IL RESTAURO NECESSARI AL FUNZIONAMENTO DI STRUMENTI MUSICALI ANTICHI E/O DI VALORE ARTISTICO”.
Poi quasi un milione di euro – per la precisione 985 mila euro – per improbabili ‘intellettuali’: “SPESE PER INIZIATIVE DI CARATTERE CULTURALE, ARTISTICO E SCIENTIFICO DI PARTICOLARE RILEVANZA”. Non per essere ‘curiosi’: ma chi è che si deve ‘beccare’ ‘sti soldi? Si erogano 985 mila euro di soldi pubblici senza sapere chi li percepirà? E questa sarebbe la ‘trasparenza’ dell’Ars e del Governo di Rosario Crocetta?
Ecco 99 mila euro per un ‘pitazzo’ che non può finire: “FINANZIAMENTO DEL CENTRO REGIONALE PER LA PROGETTAZIONE, IL RESTAURO E PER LE SCIENZE NATURALI ED APPLICATE AI BENI CULTURALI, IVI COMPRESO IL GRUPPO INTERVENTO ARCHEOLOGIA SUBACQUEA SICILIA E DEL CENTRO REGIONALE PER L’INVENTARIO, LA CATALOGAZIONE E LA DOCUMENTAZIONE GRAFICA, FOTOGRAFICA, AEROFOTOGRAFICA E AUDIOVISIVA”. Facevano prima a darglieli di nascosto…
Ci sono 9 mila euro a titolo di “CONTRIBUTO AL MUSEO REGIONALE DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI PALERMO”.
Segue una norma ‘lapalissiana’ da 197 mila euro: “SOMME PER L’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI DI CUI AL COMMA 1 DELL’ARTICOLO 3 DELLA LEGGE REGIONALE 21 SETTEMBRE 2005, N. 11”. Forse dovrebbero essere i Consorzi fidi.
Seguono 690 mila euro per “CONTRIBUTI IN FAVORE DEI CONSORZI DI GARANZIA FIDI PER CONCORSO SUGLI INTERESSI DELLE OPERAZIONI FINANZIARIE”.
Poi 45 mila euro alle Opere Pie, senza specificazione: “SUSSIDI STRAORDINARI AD ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA, ERETTE IN ENTI MORALI”.
Altri 145 mila euro per la stessa musica: “INTERVENTI IN MATERIA DI PUBBLICA BENEFICENZA ED ASSISTENZA”.
Quindi altri 2 milioni e 486 mila euro sempre per le Ipab o Opere Pie: “CONTRIBUTI A FAVORE DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA PER FRONTEGGIARE GLI ONERI CONSEGUENTI ALL’APPLICA-ZIONE DEGLI ACCORDI NAZIONALI DI LAVORO”.
Segue un intervento da 474 mila euro: “CONTRIBUTI DA EROGARE ALLE FAMIGLIE MENO ABBIENTI PER LA TUTELA DELLA MATERNITA’ E DELLA VITA NASCENTE”.
Altri 300 mila euro senza specificazione: “CONTRIBUTI IN FAVORE DI CONSULTORI, ISTITUZIONI SCOLASTICHE, ORATORI E ASSOCIAZIONI DI SOLIDARIETA’ FAMILIARE PER IL SOSTEGNO ALLE RELAZIONI FAMILIARI ED ALLE RE-SPONSABILITA’ EDUCATIVE”.
Poi 119 mila euro per “CONTRIBUTO ANNUO A FAVORE DEL FISICO NUCLEARE FULVIO FRISONE PER L’ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA”.
Qui inizia l’elenco dei contributi antiracket: si comincia con 107 mila euro per il “FONDO DI SOLIDARIETA’ PER LE VITTIME DI RICHIESTE ESTORSIVE”.
Poi altri 440 mila euro sempre per attività antiracket.
E 34 mila euro: “SOMMA DA EROGARE PER LE FINALITA’ DEGLI ARTICOLI 2 E 5 DELLA LEGGE REGIONALE 13 SETTEMBRE 1999, N.20, PER LE VITTIME DEL DOVERE, NONCHE’ PER I CITTADINI DECEDUTI NEL COMPIMENTO DI UN ATTO EROICO”.
103 mila euro per “CONTRIBUTI PER IL SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE DEGLI ORFANI DELLE VITTIME DELLA MAFIA E DELLA CRIMI-NALITA’ ORGANIZZATA, DELLE VITTIME DEL DOVERE, NONCHE’ PER I CITTADINI DECEDUTI NEL COMPIMENTO DI UN ATTO EROICO”.
Poi 222 mila euro: “SOMMA DA EROGARE PER ONERI DERIVANTI DALL’ASSUNZIONE, ANCHE IN SOPRANNUMERO, PRESSO GLI ENTI LOCALI, LE AZIENDE SANITARIE LOCALI E GLI ENTI O GLI ISTITUTI VIGILATI DAGLI STESSI O DALL’AMMINISTRAZIO-NE REGIONALE, DEI FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA MAFIA E DELLA CRIMI-NALITA’ ORGANIZZATA O DELLE VITTIME DEL DOVERE, NONCHE’ DEI CITTADINI DECEDUTI NEL COMPIMENTO DI UN ATTO EROICO”.
58 mila euro per gli imprenditori danneggiati dal racket del ‘pizzo’.
22 mila euro per chi ha avuto danneggiata la propria attività economica dalla criminalità organizzata (somma irrisoria che fa pensare…).
142 mila euro: “SOMMA DA VERSARE AL “FONDO REGIONALE PER LE PARTI CIVILI NEI PROCESSI CONTRO LA MAFIA”.
26 mila euro: “PENSIONI STRAORDINARIE E ASSEGNI VITALIZI A FAVORE DELLE VITTIME DEL DOVERE, DELLA MAFIA E DELLA CRIMI-NALITA’ ORGANIZZATA. (SPESE OBBLIGATORIE)”.
Questi 10 mila euro proprio non li comprendiamo: “CONTRIBUTO IN FAVORE DI IMPRENDITORI E SOGGETTI ESERCENTI UNA LIBERA ARTE O PROFESSIONE PER L’ACQUISTO E L’ISTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRONICI DI RILEVAMENTO DI PRESENZE ESTRANEE E DI REGISTRAZIONE AUDIOVISIVA”. A chi andrà questo ‘regalo’?
Altri 442 mila euro per: “SPESE PER IL RIMBORSO DEGLI ONERI FISCALI DI CUI ALL’ARTICOLO 3 DELLA LEGGE REGIONALE 20 NOVEMBRE 2008, N.15 IN FAVORE DEGLI IMPRENDITORI CHE DENUNCIANO RICHIESTE ESTORSIVE O RICHIESTE PROVENIENTI DALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA, TENDENTI A MODIFICARE IL NORMALE SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA, CUI SIA SEGUITA UNA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO”.
2 milioni e 573 mila euro per “ONERI DI FUNZIONAMENTO DEL CONTINGENTE DELL’ARMA DEI CARABINIERI IMPIEGATI AI SENSI DELL’ART. 16 DEL D.P.R. 19 MARZO 1955, N. 520 E DELL’ART. 9 BIS, COMMA 14, ULTIMO PERIODO, DELLA LEGGE 28 NOVEMBRE 1996, N. 608, DI CONVERSIONE DEL DECRETO LEGGE 1 OTTOBRE 1996, N. 510. (EX CAP. 33657)”.
Ragazzi, questa è veramente bella: mille euro per la “SPESA PER LA REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DEL NOTIZIARIO REGIONALE DELL’EMIGRAZIONE E DELL’IMMIGRAZIONE, COMPRESE LE SPESE PER IL COMITATO DI REDAZIONE”. Stampa e comitato di redazione: tutto per mille euro! certo che il giornalismo è messo veramente male!
Anche questa è interessante per capire quale importanza Governo e Ars danno al lavoro e, soprattutto, a chi assume. Pensate, appena 22 mila euro per la seguente finalità:
“CONTRIBUTI A TITOLO DI CONCORSO SUGLI ONERI CONTRATTUALI SOSTENUTI DAI DATORI DI LAVORO DI CUI AGLI ARTICOLI 50, 61, 71 E 116 DELLA LEGGE REGIONALE N. 32/2000 E DELL’ARTICOLO 2 DELLA LEGGE REGIONALE N. 2/2001 PER L’ASSUNZIO-NE DI LAVORATORI DIPENDENTI CHE ABBIANO COMPIUTO PRESSO LO STESSO DATORE DI LAVORO IL PERIODO DI APPRENDISTATO. (EX CAP. 321306)”. Quanti nuovi posti di lavoro si potranno creare con 22 mila euro?
Altra ‘perla’: appena 13 mila euro per far lavorare i disabili: “FONDO REGIONALE PER L’OCCUPAZIONE DEI DISABILI. (EX CAP. 321701)”.
Ecco 887 mila euro per il Ciapi.
Oplà, scopriamo che nell’ufficio della Regione siciliana a Bruxelles ci sono pure precari: per loro ecco 125 mila euro: “ONERI PER IL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO ASSUNTO CON CONTRATTO DI DIRITTO ESTERO PRESSO L’UFFICIO DI BRUXELLES (SPESE OBBLIGATORIE)”. Mitica Regione siciliana: Paese che va, precari che crea…
Un altro ‘boccone’ da 45 mila euro, sempre per gli amici di Bruxelles: “SPESE PER IL TRATTAMENTO OMNICOMPRENSIVO DEL PERSONALE ESTERNO IN SERVIZIO ALL’UFFICIO DI BRUXELLES CON QUALIFICA DIVERSA DA QUELLA DIRIGENZIALE”. Ma se sono dipendenti dell’Amministrazione regionale non li paga già la Regione? Chi è che si deve ‘ammuccare’ questi 45 mila euro?
Questa è veramente ‘sfiziosa’: un ‘centone’ (99 mila euro per la precisione) per “SPESE PER IL RIMBORSO ALLE AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DEGLI ONERI DERIVANTI DALLA CIRCOLAZIONE GRATUITA PER MOTIVI DI SERVIZIO”. Ma chi è che deve circolare gratuitamente per motivi di servizio? Vabbé che la cifra è irrisoria, però…
Questa è un’altra norma ‘chiarissima’: 296 mila euro per “SPESE PER L’ESECUZIONE DI OPERE PUBBLICHE RELATIVE AL COMPLETAMENTO O RIPARAZIONE DI ALLOGGI POPOLARI COSTRUITI A TOTALE CARICO DELLA REGIONE”. Quali opere pubbliche? Realizzate da chi? Ma si possono stanziare 300 mila euro così? Ma nessuno indaga su queste sconcezze?
Ecco un milione e 773 mila euro per “INTERVENTI PER L’ESECUZIONE DI LAVORI E OPERE PUBBLICHE NELLE ZONE COLPITE DA EVENTI CALAMITOSI. NONCHE’ PER IL CONSOLIDAMENTO ED IL TRASFERIMENTO DI ABITATI SITUATI IN ZONE FRANOSE”.
778 mila euro per i porti di seconda, terza e quarta classe.
25 mila euro per “ASSEGNAZIONI PER IL FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO REGIONALE PER L’INTEGRAZIONE DEI DIVERSAMENTE ABILI DI SICILIA CON SEDE IN PALERMO”.
796 mila euro di contributo “ALL’ISTITUTO PER CIECHI
187 mila euro quale “CONTRIBUTO ALL’ISTITUTO PER CIECHI
Un milione e 970 mila euro per il “CONTRIBUTO ANNUO PER L’ EROGAZIONE DEL BUONO SCUOLA DESTINATO A CONCORRERE ALLE SPESE DI FREQUENZA, TASSE E CONTRIBUTI DISPOSTI DALLE SCUOLE DELLA INFANZIA, DI BASE E SECONDARIE, STATALI E PARITARIE”.
Ecco 10 milioni e 737 mila euro per gli Ersu, gli Enti per il diritto allo studio delle Università di Palermo, Catania e Messina. Rispetto agli anni passati, il taglio di risorse per questi Enti che operano in favore degli studenti è stato ‘pesante’ (tagliare i fondi agli studenti universitari della Sicilia è un’assurdità!).
151 mila euro per il “FONDO DESTINATO AL FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO E DIDATTICO DELLE ACCADEMIE DI BELLE ARTI E DEI CONSERVATORI DI MUSICA STATALI”.
Un milione e 472 mila euro per l’Università Kore di Enna.
5 milioni e 106 mila euro per i Consorzi universitari siciliani.
290 mila euro per “FINANZIAMENTO AGLI ENTI GESTORI DELLE SCUOLE DI SERVIZIO SOCIALE AI SENSI DELL’ART. 18, DELLA LEGGE REGIONALE 26 NOVEMBRE 2000, N.24.
Era stata abolita. Ora l’Agea è ‘resuscitata’ con 33 mila euro: “SPESE PER LA STIPULA DELLA CONVENZIONE CON L’AGENZIA PER L’EROGAZIONE IN AGRICOLTURA (AGEA) PER L’AGGIORNAMENTO DELL’INVENTARIO VITIVINICOLO”.
Questa è particolare (particolarità da 81 mila euro): “INDENNIZZI A FAVORE DEGLI AGRICOLTORI ED ALLEVATORI PER IL DANNO, NON ALTRIMENTI RISARCIBILE, ARRECATO DALLA FAUNA SELVATICA ALLA PRODUZIONE AGRICOLA, AL PATRIMONIO ZOOTECNICO ED ALLE OPERE APPRONTATE SU TERRENI COLTIVATI O DESTINATI AL PASCOLO, NONCHE’ SU QUELLI VINCOLATI”. Chissà chi verrà ‘indennizzato’…
E’ una cosa seria, soprattutto per una regione come la nostra dove la cerealicoltura è importante: e infatti è previsto un fondo da miserabili: 138 mila euro. Parliamo “CONTRIBUTO ANNUO ALLA STAZIONE SPERIMENTALE CONSORZIALE DI GRANICOLTURA PER LA SICILIA. (EX CAP. 14707)”. Poi ci chiediamo perché il pane che mangiamo in Sicilia è fatto con il grano di Cernobyl…
Ecco 28 mila euro per i Consorzi di bonifica.
Ecco 265 mila euro per l’Istituto regionale della vita e del vino: “CONTRIBUTO ALL’ISTITUTO REGIONALE DELLA VITE E DEL VINO PER IL CONSEGUIMENTO DEI SUOI SCOPI ISTITUZIONALI FINALIZZATI AD ATTIVITA’ VOLTE ALLA PROMOZIONE, ALLA DIFFUSIONE DELL’IMMAGINE E ALLA PUBBLICITA’ NEI MERCATI NAZIIONALI, COMUNITARI ED EXTRACOMUNITARI DEI VINI SICILIANI PRODOTTI, IMBOTTIGLIATI E COMMERCIALIZZATI DA AZIENDE O LORO CONSORZI AVENTI SEDE IN SICILIA, NONCHE’ DELL’UVA DA TAVOLA ITALIA DI CANICATTI’ E DEI PRODOTTI DELLA RELATIVA TRASFORMAZIONE. (EX CAP. 15005)”.
Altri 2 milioni e 629 mila euro sempre per l’Istituto della vite e del vino.
Quasi 200 mila euro per “SPESE PER LA CONDUZIONE, IVI COMPRESI I CANONI DEI TERRENI, DEI VIVAI DI VITI AMERICANE E DI PIANTE FRUTTIFERE. (EX CAP. 14602)”.
45 mila euro per “SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO INFORMATIVO AGROMETEREOLOGICO SICILIANO (S.I.A.S.), COMPRESE QUELLE PER LA SUA PROGETTAZIONE E LA GESTIONE SCIENTIFICA (EX CAP. 14242)2. Ci diranno finalmente cosa combinano con le ‘scie chimiche’?
Ecco 148 mila euro per “SPESE PER IL FUNZIONAMENTO E LE ATTIVITA’ SVOLTE IN CONFORMITA’ DI PROGRAMMI ANNUALI, DALLE SEZIONI SPECIALIZZATE AVENTI SEDE PRESSO LE UNIVERSITA’ ADERENTI ALLA UNITA’ POLIVALENTE DI SPERIMENTAZIONE E RICERCA APPLICATA E DALLE SEZIONI OPERATIVE PER L’ASSISTENZA TECNICA E LE ATTIVITA’ PROMOZIONALI. (EX CAP. 14606”.
Questa è la ‘botta’ da un milione e 453 mila euro per il centro di ricerca sulla filiera lattiero casearia di Ragusa: “FINANZIAMENTI AL CONSORZIO PER LA RICERCA SULLA FILIERA LATTIERO CASEARIA”.
Arrivano gli immancabili contributi – quest’anno 924 mila euro – per “L’ISTITUTO INCREMENTO IPPICO DI CATANIA. (COMPRENDE EX CAP. 147702)”.
Un milione e 182 mila euro per “CONTRIBUTO ALL’ISTITUTO SPERIMENTALE ZOOTECNICO PER LE SPESE DI FUNZIONAMENTO COMPRESE QUELLE RELATIVE AL PERSONALE IMPIEGATO. (COMPRENDE EX CAPITOLO 147703)”.
Qui la ‘botta’ terribile solo per stipendi: 8 milioni e 839 mila euro all’Esa, Ente sviluppo agricolo.
Questa è un’altra ‘perla’: 89 mila euro per la vigilanza sulla pesca: “SPESE PER LA DISCIPLINA E LA VIGILANZA DELLA PESCA ANCHE MEDIANTE STIPULA DI CONVENZIONI CON GLI ENTI ED I CORPI AI QUALI E’ AFFIDATA LA VIGILANZA SULLA PESCA”. Non si potrebbero aiutare i pescatori invece di spartire soldi a chi dice di aiutarli?
Appena 13 mila euro per “CONTRIBUTO ANNUALE AGLI OPERATORI DEL SETTORE DELLA PESCA DELLE ISOLE MINORI PER FAVORIRE L’ALLINEAMENTO DEL PREZZO DEL GASOLIO RISPETTO A QUELLO PRATICATO NELL’ISOLA MADRE”.
Altra spesa di 41 mila euro incomprensibile: “SPESE DI ESERCIZIO E MANUTENZIONE VIVAI NONCHE’ SPESE DI IMPIANTO, COLTURA ED AFFITTO DEI VIVAI FORESTALI COMPRESA LA SPERIMENTAZIONE E L’ACCLIMATAZIO-NE DELLE PIANTE”.
Altra spesa incomprensibile da 121 mila euro: “SPESE DI ESERCIZIO DI AZIENDE PILOTA E DIMOSTRATIVE A CARATTERE SILVO-PASTORALE ZOOTECNICO, FAUNISTICO ED AGRO-TURISTICO”.
Questa non la conoscevano: 76 mila euro per la Lebbra (SUSSIDIO INTEGRATIVO A FAVORE DEGLI AMMALATI AFFETTI DAL MORBO DI HANSEN. (EX CAP. 42463). E quando è tornata questa malattia in Sicilia? Nella nostra Isola ci sono sacche endemiche? O è una malattia tornata con gli immigrati?
Ecco un boccone da 4 milioni e 205 mila euro: “INDENNITA’ VITALIZIA A FAVORE DEI CITTADINI AFFETTI DA FORME GRAVI DI TALASSEMIA. (EX CAP. 42472)”. Ma questi soldi vanno ai cittadini ammalati o finiscono in certe strutture edilizie mai utilizzate o a borse di studio senza controllo (o meglio, controllate e gestite dai soliti noti)?
Altri 25 mila euro per “INDENNITA’ CHILOMETRICA A FAVORE DEI CITTADINI AFFETTI DA FORME GRAVI DI TALASSEMIA. (EX CAP. 42473)”.
Ecco 3 milioni e 831 mila euro per “CONTRIBUTO ANNUO ALLE UNIVERSITA’ DI PALERMO, CATANIA E MESSINA PER L’ISTITUZIONE DI ULTERIORI BORSE DI STUDIO PER LA FREQUENZA ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE NELLE FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA. (EX CAP. 41730)”. Una domanda al presidente dell’Ars e al presidente della Regione: ma queste spese non dovrebbero essere a carico dello Stato?
Ecco 5 milioni e 600 mila euro per l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa).
94 mila euro per i Parchi naturali.
Un altro milione e 330 mila euro per i Parchi siciliani.
Un milione e 390 mila euro per le Riserve naturali.
8 milioni e 816 mila euro per “TRASFERIMENTI A FAVORE DEGLI ENTI PARCO E DEGLI ENTI GESTORI DELLE RISERVE NATURALI, DESTINATI AL TRATTAMENTO ECONOMICO DEL PERSONALE ASSUNTO PER LA GESTIONE E LA VIGILANZA DEI PARCHI E DELLE RISERVE”. Ovviamente, tutto questo personale è stato assunto senza concorsi, alla siciliana… La legalità, innanzi tutto…
Ecco 81 mila euro per “SPESE PER LA GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE DEI MEZZI OPERATIVI PER LA DIFESA DEI BOSCHI DAGLI INCENDI, DELLE ATTREZZATURE, APPARECCHIATURE ED AUTOMEZZI OCCORRENTI AL CORPO FORESTALE NONCHE’ PER IL FUNZIONAMENTO DEI SUOI REPARTI IPPOMONTATI”.
Questa ve la segnaliamo perché dice tutto sugli incendi nei boschi siciliani: “SPESE PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE, NONCHE’ PER L’ACQUISTO DI MEZZI ED ATTREZZATURE PER LA PREVENZIONE DEGLI INCENDI (PARTE EX CAP. 56756)”. Per questa finalità, zero euro!
Perché i boschi della Sicilia vanno a fuoco? Indovina un po’…
54 mila euro per “CONTRIBUTI DA CONCEDERE A TERMINI DEGLI ARTT. 3, 4 E 5 DELLA LEGGE 25 LUGLIO 1952, N.991. (EX CAP. 56903)”. Tutto chiaro…
A voi 2 milioni e 660 mila euro. Per che cosa? Per “SPESE DIRETTE AD INCREMENTARE IL MOVIMENTO TURISTICO VERSO LA REGIONE ED IL TURISMO INTERNO”. Chi è che gestirà questi soldi? Si erogano 2 milioni e 660 mila euro per il ‘turismo’ così, a ‘babbo morto’? Complimento a Governo e Ars!
Ecco 493 mila euro per Taormina Arte.
313 mila euro per le Orestiadi di Gibellina.
Anche questi 89 mila euro sono un po’ strani: “SPESE PER LA STIPULA DI CONVENZIONI CON LE SOCIETA’ SPORTIVE SICILIANE CHE PARTECIPANO A CAMPIONATI NAZIONALI DEL SETTORE PROFESSIONISTICO OVVERO A CAMPIONATI NAZIONALI DEL SETTORE DILETTANTISTICO DELLA MASSIMA SERIE, PER LA DIFFUSIONE E LA CONOSCENZA DI PRODUZIONI TIPICHE SICILIANE E DI LOCALITA’ DI PARTICOLARE INTERESSE TURISTICO, ARTISTICO E MONUMENTALE. (EX CAP. 48251)”.
38 mila euro per “SPESE PER LA STIPULA DI CONVENZIONI CON ORGANISMI DI DISTRIBUZIONE DI SPETTACOLI CHE COLLEGHINO LA LORO ATTIVITÀ CON I CIRCUITI NAZIONALI PRINCIPALI, TRA I QUALI LENTE TEATRO ITALIANO (ETI) E LISTITUTO NAZIONALE DEL DRAMMA ANTICO (INDA)”.
Ecco una bella disparità di trattamento: 838 mila euro per il Teatro Stabile di Catania e un milione 485 mila euro al Teatro Stabile di Palermo.
A nostro avviso il Teatro Stabile di Catania non ha nulla da invidiare al Teatro Stabile di Palermo. Non si capisce il motivo per il quale lo Stabile di Palermo debba ricevere il doppio dei contributi rispetto allo Stabile di Catania.
Tra l’altro, come ha denunciato in Aula l’onorevole Alice Anselmo, il Teatro Stabile di Palermo presenta un bilancio tutt’altro che chiari.
Ecco 7 milioni e 410 mila euro al Teatro ‘Vincenzo bellini’ di Catania.
Ecco 2 milioni e 36 mila euro al Teatro ‘Vittorio Emanuele’ di Messina.
Ecco 345 mila euro per l’Inda (Istituto nazionale per il dramma antico), che per la qualità degli spettacoli che offre dovrebbe riceve molto di più di altri Teatri.
Ecco 71 mila euro senza controlli: “CONTRIBUTI AD ORGANISMI PRIVATI, COMPAGNIE TEATRALI CON GESTIONE COOPERATIVISTICA E CONSORZI TEATRALI PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI DISTRIBUZIONE E CIRCUITAZIONE DI SPETTACOLI, DI FORMAZIONE E PROMOZIONE DEL PUBBLICO”.
Ecco 36 mila euro per l’opera dei pupi: pochissimo per un’importante tradizione siciliana! Vergogna della politica incolta e rozza.
Ecco un bel ‘boccone’: 4 milioni e 925 mila euro di “CONTRIBUTO ANNUO ALLA FONDAZIONE ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA. (EX CAP. 48001)”. Questa sì che è musica…
Ecco il Teatro Massimo di Palermo con 4 milioni 131 mila euro.
Si chiude con 45 mila euro per “CONTRIBUTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI CINEMA DOCUMENTARIO DELLA SCUOLA NAZIONALE DI CINEMA, SEDE DISTACCATA DI PALERMO, NONCHE’ PER FAVORIRE LE STRATEGIE DI INSERIMENTO PROFESSIONALE DEI SUOI DIPLOMATI”. Veramente esigue le risorse per un’istituzione che meriterebbe molto di più.
Totale: 150 milioni di euro. Che dire? Che ci sono contributi esagerati per alcuni soggetti. Che non c’è ‘trasparenza’ in alcuni interventi. Che per alcune istituzioni i tagli sono stati pesanti.
Infine che questo metodo non funziona più e va cambiato.