Ragusa, la città dove la politica è dalla parte dei cittadini

SABATO PROSSIMO, NELLA VILLA COMUNALE TRASFORMATA IN AGORA’, I GRILLINI INVITANO I CITTADINI A CONFRONTARSI SULLA CRISI ECONOMICA, SULLA GUERRA NELLA STRISCIA DI GAZA, SULLA TRATTATIVA TRA STATO E MAFIA (PROCESSO IN CORSO A PALERMO). QUANTE FORZE POLITICHE, OGGI, SI POSSONO PERMETTERE DI AFFRONTARE LIBERAMENTE QUESTI TEMI?

Da Ragusa – cittadina siciliana di grandi tradizioni democratiche – arriva un esempio di che cosa significa fare politica oggi coinvolgendo i cittadini. L’esempio concreto è rappresentato da un incontro programmato sabato prossimo, alle 22 e 30, nella villa comunale di questa città.

I cittadini sono invitati a partecipare ad un dibattiti pubblico nella villa che, per l’occasione, diventa quello che, nell’antichità, era ‘l’Agorà’. I temi che verranno dibattuti sono:

“Governo Renzi – Trattativa Stato mafia – Parlamento”.

E ancora: “Crisi umanitaria di Gaza”. Quindi: “Lavoro, difesa del territorio, rilancio economico”.

Interverranno i parlamentari del Movimento 5 Stelle Barbara Lezzi e Alessandro Di Battista. E sarà presente anche l’economista Lidia Undiemi.

Prevista la diretta streaming su: www.salvo5puntozero.tv

Riportiamo questa notizia perché riteniamo che questo sia un modo originale e nuovo per fare politica coinvolgendo.

A differenza di tutte le altre forze politiche – che ormai non hanno più il coraggio di andare nelle piazze – i grillini vanno tra la gente. per affrontare argomenti di grande attualità che interessano i cittadini.

Ci sono dubbi sul fatto che le scelte del Governo Renzi interessano i cittadini? facciamo un esempio concreto: il governatore Rosario Crocetta, oggi, sarebbe in grado di andare nelle piazze delle città siciliane per spiegare perché ha rinunciato a un contenzioso con lo Stato – che in alcuni casi era già stato vinto dalla Regione – pari a 5,4 miliardi di euro?

sarebbe in grado di andare nelle piazze delle città siciliana per spiegare perché avrebbe voluto aumentare le indennità degli amministratori di quattro società regionali, portandole da 50 mila euro all’anno a 160 mila euro all’anno, quando, contemporaneamente, si accinge a tagliare le pensioni ai dipendenti della stessa Regione a titolo di ‘solidarietà’?

Ancora: nella striscia di Gaza si muore. Ma in Sicilia nessuno ne parla. E siamo, noi siciliani, al centro del Mediterraneo! Almeno c’è una forza politica che coinvolge i siciliani su questo tema.

Che dire, poi, del processo sulla trattativa tra Stato e mafia? Il processo si sta celebrando a Palermo. E sono già avvenute cose incredibili. Ci sono anche le telefonate tra un ex Ministro della Repubblica e il Quirinale. I fatti che vengono dibattuti in questo processo toccano da vicino la Sicilia. Riguardano, ad esempio, la strage di via D’Amelio, nella quale persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli uomini e le donne della sua scorta. Giustissimo affrontare il tema in un dibattito pubblico.

Così com’è giusto affrontare i temi dell’economia italiana che affonda travolta dalle tasse che gl’italiani pagano non per avere servizi, ma per pagare un debito pubblico che un’Unione europea truffaldina ha trasformato in debiti di famiglie e imprese italiane.

Ben vengano questi dibattiti pubblici. Che aiutano gli italiani a prendere coscienza dei drammi sociali e economici del nostro Paese.

Guarda caso tutto questo avviene a Ragusa. Guarda caso in una città amministrata dal Movimento 5 Stelle. Guarda caso in una città dove i cittadini non pagheranno la Tasi.

Guarda caso.


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