Salina, in ricordo di Massimo Troisi

UNA SERIE DI EVENTI PROMOSSI DAL COMUNE DI MALFA E DALL’ANFE PER CELEBRARE IL VENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL GRANDE ATTORE CHE NELL’ISOLA DELLE EOLIE HA GIRATO IL FILM ‘IL POSTINO’. IL RUOLO STORICO DELLE LETTERE PER GLI EMIGRANTI E IL SALINA DOC-FEST. PARLA MARCELLO SAIJA, DIRETTORE DEI MUSEI SICILIANI DELL’EMIGRAZIONE

Il tema dell’emigrazione delle famiglie eoliane al centro delle celebrazioni del ventesimo anniversario dalla morte dell’attore Massimo Troisi che il Comune di Malfa (Salina) celebrerà in collaborazione con l’Anfe. Per ricordare l’attore un memorial ‘Il postino e l’isola di Salina’ e un ricco programma di eventi che si svolgeranno a partire dalla seconda parte del mese di giugno e dureranno per tutto il periodo estivo.

(a destra, foto tratta da ilpianetadonna.it)

L’importanza storica di Poste italiane e della comunicazione con le famiglie emigrate è straordinaria per comprendere l’evoluzione dell’emigrazione che ha interessato gli eoliani in un connubio perfetto con i luoghi che hanno arricchito le riprese del film ‘Il postino’, celebrando al mondo le bellezze dell’Isola di Salina e lo spessore di Massimo Troisi, attore, regista e sceneggiatore italiano.

A sottolineare al nostro giornale la centralità del tema dell’emigrazione e delle comunicazione attraverso lo strumento della lettera, negli eventi che celebreranno il ventennale dalla scomparsa di Troisi, il professor Marcello Saija (nella foto a destra), direttore Rete musei siciliani dell’emigrazione.

“A settembre, durante il ‘Salina Doc-Fest’ – ci dice Saija – faremo un evento sulle lettere degli emigranti. Un momento in cui protagoniste diventano le storie raccontate attraverso le lettere, che costituiscono fonte storica di straordinaria importanza per conoscere il fenomeno emigrazione che ha riguardato la comunità eoliana”.

“Esiste nel Museo dell’emigrazione di Genova una raccolta di lettere degli emigranti – riferisce il direttore Rete musei siciliani dell’emigrazione – ed anche nelle Eolie abbiamo fatto la stessa cosa. Sono mille e 130 le lettere sin qui raccolte – precisa il professore Saija – e provenienti anche da America e Australia, che custodiamo presso il museo eoliano dell’emigrazione”.

“Mi piace ricordare una lettera che ha abbiamo riprodotto nel museo – racconta Saija -. La lettera narra di una donna emigrante negli Stati Uniti che passa per la prima volta sotto la statua della Libertà e la scambia per una santa. S’inginocchia e comincia a pregare. Un barbiere di Palermo che andava per la seconda volta in America gli dice che era la ‘Libertà’ e non la santa. Ma la donna che non vedeva l’ora di abbracciare i propri figli decide che quella statua rappresentava la nuova santa da sostituire a quelli persi per strada. Quei santi rimasti nella lontana e amata Sicilia”.

A spiegarci il significato degli eventi e il ruolo di Anfe nelle celebrazioni nel Comune di Malfa (Salina) del ventesimo anniversario dalla morte dell’attore Massimo Troisi, il direttore nazionale di Anfe, Gaetano Calà.

“Questo evento è un atto di amore che lega l’Anfe all’Isola di Salina – dichiara Calà – e che è iniziato nel 2008 con la coproduzione del Salina Doc-Fest. Evento che quest’anno celebra l’ottava edizione dal 23 al 27 settembre sotto la direzione di Giovanna Taviani, figlia di Vittorio e nipote di Paolo”.

“Nel ricordare Massino Troisi ed il film ‘Il Postino’ – sottolinea il direttore nazionale di Anfe – l’associazione ricorda anche la straordinaria importanza che hanno avuto le Poste italiane nel collegare la comunità emigrata nel mondo”.

“In un’epoca in cui non c’era la tecnologia e Internet, la cartolina e la lettera costituivano l’unico modo per comunicare. La collaborazione di Anfe agli eventi del memorial ‘ Il postino e l’Isola di Salina’ – conclude Calà – rappresenta l’occasione per celebrare questo importante strumento che ha mantenuto vivo il contatto tra gli emigrati e la propria patria”.

“La presenza dell’Anfe a Salina è legata alle iniziative culturali che l’associazione realizza sul tema dell’emigrazione in tutto il mondo – dichiara il presidente nazionale Paolo Genco (nella foto a sinistra) – e non è nuova ma nasce anni addietro per il frutto di una preziosa collaborazione con i fratelli Paolo e Vittorio Taviani, con i quali abbiamo lanciato sin dal 2008 il festival del documentario narrativo”.

“Tra le iniziative culturali di alto livello previste su scala internazionale e che ci vedono in prima linea nelle Isole Eolie – aggiunge il presidente dell’Anfe – gli eventi di Salina sono da contorno al ventesimo anniversario dalla scomparsa si Massimo Troisi”.

Tra gli eventi del mese di giugno sono previste l’intitolazione della nota stradella di Pollara che il postino del film percorreva in bicicletta e l’inaugurazione di una scultura nel Comune di Malfa, entrambe a Massimo Troisi.

Intanto, lo scorso Venerdì è stata inaugurata la mostra fotografica “Neruda il Fuggitivo” di Claudia Gacitùa Soriano, presso Palazzo Marchetti a Malfa (Salina), accompagnata dalle poesie di Pablo Neruda lette da Ezio Donato con interventi musicali di Riccardo Insolia e la proiezione del documentario su Pablo Neruda introdotto da professore Saija.

L’isola accoglierà personaggi dello spettacolo, delle Istituzioni e del Turismo e testimonial di eccezione Maria Grazia Cucinotta. È prevista anche partecipazione della costumista Gianna Giffi, dello scenografo Lorenzo Baraldi, della figlia del fotografo di scena Emanuela Tursi, Enzo Gragnaniello, Gianni Conte, Alfredo Cozzolino ed altri. Un vero e proprio ciclo di incontri sullo stretto rapporto tra Cinema e Turismo, che si alterneranno alla rassegna cinematografica dedicata a Troisi, “postino di Pollara”.

L’evento voluto e coordinato da Clara Rametta, assessore al Turismo e Spettacolo del Comune di Malfa, si pone come un appuntamento culturale di richiamo annuale finalizzato a far rivivere la magia dei luoghi di Pollara che lo scrittore Pablo Neruda consigliava a Mario, il protagonista del film. Pellicola uscita nel 1994 e diretta da Michael Radford, registrò l’ultima interpretazione di Massimo Troisi, scomparso solo 12 ore dopo la fine delle riprese. Film ispirato a Il postino di Neruda (Ardiente paciencia), romanzo scritto dal cileno Antonio Skármeta.

Foto di prima pagina tratta da virtual-history.com


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