Il ‘caso’ dei docenti della scuola materna in Sicilia

da Rosy Barone
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Con l’ Art. 1 della L.R. 27 dicembre 1969, n. 51. avente per oggetto “Provvedimenti per la scuola materna in Sicilia” (G.U.R. 27 dicembre 1969, n. 63) la Regione Siciliana istituiva di fatto la Scuola Materna Regionale (Art. 1. Allo scopo di sopperire alle particolari condizioni di depressione sociale ed economica della Sicilia, l’Assessore regionale per la pubblica istruzione è autorizzato a finanziare, ad integrazione dell’intervento statale … omissis…, la istituzione, … di sezioni di scuola materna, per un numero massimo di…).

Fu però con L.R. 16 agosto 1975, n. 67. Provvedimenti per la scuola materna in Sicilia. (G.U.R. 20 Agosto 1975, n. 36) ed in particolare con il TITOLO I ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA MATERNA IN SICILIA che vennero stabilite caratteri e finalità ed istituita, per ogni insegnante, anche la figura di una assistente con il compito di espletare esclusivamente le mansioni previste dall’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 420, restato in vigore solo per la Sicilia, in quanto le Assistenti Statali (ex legge 9/8/1978) transitarono, con o senza titolo (!!) nel ruolo di insegnante (LEGGE 9 agosto 1978, n. 463 Modifica dei criteri di determinazione degli organici e delle procedure per il conferimento degli incarichi del personale docente e non docente; misure per l’immissione in ruolo del personale precario nelle scuole materne, elementari, secondarie ed artistiche, nonché nuove norme relative al reclutamento del personale docente ed educativo delle scuole di ogni ordine e grado. (GU n.232 del 21-8-1978 ) Artt. 6,7,8 e 9.

Con le leggi regionali L.R. 21 agosto 1984, n. 53. Integrazioni alle LL.RR. 26 luglio 1982, n. 68 e 26 luglio 1982, n. 69 e L.R. 1 agosto 1990, n. 15. Norme relative al riordinamento della scuola materna regionale. (G.U.R. n. 37 del 4 agosto 1990) e le relative ultime immissioni in ruolo si concluse il top delle scuole materne regionali ed ebbe inizio la fase di inarrestabile regresso ed il personale che numericamente aveva superato sul territorio siciliano il migliaio di unità, iniziò o per anzianità reale o con le baby pensioni un vero e proprio esodo, fermato dalle leggi n. 6 del 24.2 2000 Artt. 17/19 – Convenzioni per la statalizzazione di scuole regionali e Legge regionale 15 maggio 2000, n. 10 ’ art. 39 (stop baby pensioni).

Tralasciando il fatto – sarebbe polemica sterile – che talune istituzioni statali tollerano le scuole regionali solo per il fatto che la Regione eroga fondi per spese ordinarie e di pulizia che, pur non potendo essere distratte, di fatto, vengono erogate alle statali, ci si era illusi che, giusta la petizione di Mila Spicola, si sarebbe arrivati – senza costringere nessuno – al prepensionamento, o si sperava ad uno scivolo quinquennale. Facciamo presente che trattandosi di docenti ed assistenti immessi fra l’84 ed il ’90, si parla di personale che, prima della Legge Fornero, aveva iniziato ad intravede la “luce (della pensione) in fondo al tunnel”, prima di essere nuovamente bloccati, non c’è nessun giovane fra insegnanti ed assistenti, forse solo qualche eccezione, si va dai 58 anni in su … e a voi onorevoli deputati e signori Presidenti ci rivolgiamo per essere aiutati, oggi non siamo più in grado di badare a bambini di 3 – 5 anni, i posti lasciati non solo non verrebbero perduti, ma le sezioni potrebbero transitare allo Stato per il tanto conclamato ricambio generazionale che in Sicilia sarebbe davvero necessario e la Regione risparmierebbe circa 300 stipendi. In totale fra insegnanti e assistenti non superiamo il numero di 300 con il rapporto di 2/3 di docenti.

Lo Stato, con l’On. Madia, sembra muoversi sul serio, perché noi no? Non sarebbe un grosso guadagno per le ‘casse’ regionali, ma sarebbe comunque un risparmio. Vi invitiamo a rifletterci, siamo troppo poche per interessare le OO. SS..

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Grazie per la pazienza. Rosy Barone


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