Nomine dei manager della sanità siciliana: picciotti chi mala fiura!

FORSE E’ ARRIVATO IL MOMENTO CHE L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE, LUCIA BORSELLINO, AMMETTA DI AVERE SBAGLIATO. NON CI SAREBBE NULLA DI MALE

La soddisfazione, puramente professionale, per essere stati i primi a denunciare tutte le illegittimità e i macroscopici errori (e definirli errori è solo un eufemismo) che hanno caratterizzato la nomina dei manager della Sanità siciliana, non può esimerci dall’evidenziare l’ulteriore mala fiura del Governo della Regione e dal suo assessore regionale alla Salute. E ciò se è vero che, proprio dopo l’uscita del nostro articolo del 29 maggio, “è saltato” un Direttore Generale, accertato che il nominato non aveva neanche il requisito minimo previsto dalla legge per l’incarico. Esattamente come noi avevamo pensato, pur con la formula dubitativa.

Subito dopo l’ok molto travagliato sulle nomine da parte della prima Commissione legislativa all’Ars con la significativa astensione del Presidente On. Antonello Cracolici e con l’ancora più significativa astensione del crocettiano On. Nino Malafarina, oltre i diversi voti contrari, abbiamo posto alcune domande allo stesso assessore alla Salute, dottoressa Lucia Borsellino.

In particolare, abbiamo richiamato l’assessore, curricula pubblici di taluni nominati alla mano, sul fatto che l’aritmetica, specie quella elementare, non è un’opinione, salvo a mancare di rispetto alla nostra pur modesta intelligenza di sicilianuzzi più o meno attenti ai fasti o ai nefasti di questo Governo regionale (questione di punti vi vista…).

Certo, per un Paese che riesce fors’anche a digerire lo scandalo del Mose, gli errori aritmetici consumati nel facilissimo esame e valutazione dei curricula degli aspiranti manager può digerirsi come un biscottino. Però, fa specie, anzi fa grande scandalo, che una Commissione di “professoroni” (ricordate l’ormai mitica Commissione Moirano, Frey, Morici), i cui pregiati lavori sono o saranno pagati con somme prelevate dagli esausti fondi regionali, non si sia accorta, unitamente all’assessore alla Salute ed a tutta l’alta dirigenza dello stesso assessorato, che la somma dei periodi di Struttura Complessa indicati nei curricula di alcuni candidati (e tra questi il “nominato saltato”) non raggiungeva il minimo di anni di servizio apicale, quale richiesto dalla legge per la nomina a Direttore Generale. Mah!

Assessore Borsellino, glielo ripetiamo, siamo testardi, saltato un nominato, ci rimangono assolutamente non sciolti tutti i dubbi che abbiamo espresso circa le nomine di Candela, De Nicola e Ficarra.

Assessore, non l’abbia a male, ma per i tre (che non sono quelli dell’Ave Maria), se è valido ed inoppugnabile il criterio seguito dalla Commissione di valutazione con la ormai famosa “variabile della permanenza temporale” negli ultimi cinque o sette anni antecedenti il bando di concorso, i tre, curricula e pallottoliere alla mano, possono raggiungere il minimo dei 24 punti indispensabili per essere inseriti tra i candidati cosiddetti “curriculati” e così nominati Direttori Generali?

 

La nostra è una domanda che nasce dal dubbio. Ci piacerebbe una sua risposta. 

La invitiamo, inoltre, a dissipare i dubbi – altri dubbi – che permangono sulla nomina del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Civico” di Palermo. Veda assessore, non si può disconoscere che una Struttura Complessa è tale in quanto così definita, in ossequio alle cogenti norme di legge, da uno specifico provvedimento amministrativo ed, in particolare, dall’Atto Aziendale.

Allora, assessore, vuole indicare con quale provvedimento amministrativo e/o con quale Atto Aziendale, e quando, la Responsabilità del Sistema Informativo del Policlinico di Palermo è stata classificata Struttura Complessa? E se, in caso di risposta affermativa, come e quando l’assessorato regionale alla Salute ha approvato tali atti. Atti che, per il loro carattere, sono da sempre sottoposti a controllo tutorio, proprio da parte del suo assessorato.

Se gli atti in questione esistono e sono stati regolarmente approvati, nulla quaestio e tanti auguri; e per il nominato auguri di vero cuore. Diversamente…

Assessore, ci creda, non le porremo più domande. Se risponde, hoc satis, come avrebbero detto i nostri illustri e dimenticati antenati.

Assessore, noi tutto possiamo fare tranne che infierire. Pertanto, non vogliamo credere e dare seguito alla grave dichiarazione del Presidente della Commissione Salute, On. Pippo Di Giacomo: “In base ad una indagine portata avanti dal sottoscritto – dice Di Giacomo – almeno la metà dei 76 manager selezionati dalla Commissione di esperti dell’assessorato, non potevano essere nominati per motivi di inconferibilità”. Che brutta storia!

Assessore Borsellino, uno scatto d’orgoglio, riveda, se possibile, tutta la procedura in autotutela. A nostro avviso, si è ancora più grandi quando si ammette che si può avere anche sbagliato.

 


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