Cobas-codir e sadirs replicano al deputato renziano
I sindacati: “Stucchevole l’attacco di Faraone ai regionali”
COBAS-CODIR E SADIRS REPLICANO AL DEPUTATO RENZIANO
“E’ stucchevole, in questo periodo pre-elettorale, dovere continuare ad assistere ad attacchi mediatici contro l’intera categoria dei regionali e contro la struttura organizzativa della Regione da parte di chi, evidentemente, ritiene di utilizzare argomentazioni false, parziali, pretestuose e prive di qualsiasi fondamento per raccattare, forse, qualche voto in piu'”.
Lo dicono le segreterie generali Cobas-Codir e Sadirs che si scagliano contro le dichiarazioni di Davide Faraone, deputato nazionale del PD. “Faraone, infatti, ignora nel suo decalogo – proseguono – ci auguriamo in buona fede, che il fondo pensioni della Regione gestisce le posizioni contributive del personale assunto dagli anni ’90 in poi, mentre per il resto del personale non esistono fondi destinati alle pensioni in quanto, negli anni ’80 la politica siciliana, ignobilmente, cancello’ il vecchio fondo di quiescenza (con bilanci sempre in attivo) rapinando ai dipendenti il patrimonio immobiliare frutto d’investimenti insieme alle risorse previdenziali accantonate. Da allora ad oggi il personale assunto pre anni ’90 e tutti i pensionati regionali gravano sulle spese correnti del bilancio regionale”.
“Con la legge 2 del 2002 – concludono – i politici non hanno voluto far transitare il personale perche’ l’ex Inpdap chiedeva l’immediato versamento di tutti i contributi previdenziali dei dipendenti che l’amministrazione regionale non possedeva in quanto tali risorse, quantificabili in svariate migliaia di milioni di euro, erano state depauperate, appunto, dai politici siciliani. Nel decalogo degli sprechi, quindi, centellinato sulla stampa dal rappresentante di Renzi in Sicilia, sarebbe bene parlare degli sprechi della politica”.