Una serie di mostre e spettacoli che coinvolgeranno tutti i luoghi 'magici' della cittadina della valle del belice
Gibellina, di scena la “Notte dei musei”
UNA SERIE DI MOSTRE E SPETTACOLI CHE COINVOLGERANNO TUTTI I LUOGHI ‘MAGICI’ DELLA CITTADINA DELLA VALLE DEL BELICE
Gibellina si illumina di cultura in occasione della Notte dei Musei di oggi, Sabato 17 Maggio. Dall’esposizione del Museo delle Trame Mediterraee, alla mostra fotografica di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva_CRESM, passando per una visita al Museo Civico d’Arte Contemporanea “Ludovico Corrao” la manifestazione diventa itinerante.
Attraverso un vero e proprio percorso si snoccioleranno, in un ricco programma, tutte le attività che coinvolgeranno non solo i musei con le loro arti, ma anche le performance musicali, artistiche e di teatro/danza che troveranno spazio nei luoghi più suggestivi del museo a cielo aperto della Sicilia.
Dalle ore 15.00, partendo dal Baglio Di Stefano, sede del Museo delle Trame Mediterranee e della Fondazione Orestiadi, sarà possibile visitare la collezione e la mostra “Lucignolo. L’arte a scuola” a cura di Alfonso Leto e ad opera dei giovani di tre scuole del territorio belicino.
Alle ore 16.00, sempre al Baglio Di Stefano sarà il momento di Valentina Parlato, performer e coreografa, che con “17 Maggio 2014” riprende il concetto della data come elemento simbolo per ricordare eventi catastrofici e eredità culturali. Inoltre rimarca il concetto della performance come atto irripetibile e unico in cui tutto si fonde tra scenografia, movimenti del corpo, voci, luci e ambiente. La fusione di tutti gli elementi dell’atto performativo coinvolgerà, in un contatto intimo e profondo, lo spettatore-partecipante rendendo la performance un luogo e un momento in cui permettere un trasferimento di conoscenza, di sapere, di eredità profonda senza secondi fini, da intendersi come puro atto liberatorio.
La partecipazione è limitata ad un numero massimo di 40 persone.
Spostandosi verso Belìce/EpiCentro della Memoria Viva_CRESM, alle 17.00 verrà inaugurata la mostra fotografica dal titolo “Cemento” di Pietro Motisi e a cura di Giuseppe Maiorana e Giulia Scalia.
Il progetto fotografico mira alla realizzazione di una vera e propria mappa, un percorso personale fatto di sensazioni e percezioni sulla Sicilia.
Lintenzione di Motisi è quella di instaurare un rapporto tra osservatore e soggetto che permetta di rappresentare labuso, talvolta illecito, che si è perpetrato nellisola insieme all’intenzione di concretizzare con forza visiva la questione della rappresentazione del paesaggio. Il paesaggio è così inteso come unicità e risorsa dinesauribile energia materiale e immateriale, come identità dell’epoca.
Di seguito, alle 18.30, sullo scenario di Piazza XV Gennaio ’68 verrà interpretato “Eclisse”, sulle note del Canto dei Meridies, un momento in cui il sole di Gibellina, l'”Omaggio a Tommaso Campanella” di Mimmo Rotella, verrà eclissato per simboleggiare l’oscurità del futuro dei beni culturali siciliani. Un atto pacifico per far riflettere e cogliere l’occasione per rispondere attivamente alla raccolta firme per il restauro e il completamento del Cretto di Burri.
Al vicino Sistema delle Piazze, alle 19.15, sarà il momento della performance “I care you care we all care for Icarus” del collettivo OuUnPo (Ouvroir d’Universe Potentiels). Il titolo rende omaggio a quell’Icaro che è in continua caduta libera, alla catastrofe annunciata e a cui si vuol dare rimedio.
Il gruppo, formato da artisti provenienti da Francia, Italia, Russia, Olanda, Inghilterra, Macedonia, Svezia, è legato dal tema “catastrophe and heritage” che dà vita al laboratorio itinerante unico nel suo genere che è stato implementato a Beirut, Tokyo, San Paolo, Stoccolma.
In quest’occasione, coordinata da Claudia Squittieri, OuUnPo esegue una performance collettiva attuata da sette artisti, pensata, ideata e radicata all’interno del Sistema delle Piazze di Gibellina. Senza farsi ingannare dal tema, la performance intende trasmettere vitalità, un contributo positivo e inatteso con un’azione spontanea e liberatoria per rispondere con un movimento leggero alla pesantezza delle pietre.
Al Giardino Segreto 2, per le 20.30 Eve Couturier e Jean-Jacques Palix (voce e suoni) eseguiranno “Fragmentaire” un’esibizione musicale incompiuta, come suggerisce il titolo, ,a anche ispirata a Gibellina e ai suoi contributi artistici frammentari e dislocati. Il brano è tratto da Woyzcek, l’opera incompiuta di Georg Büchner ed è stato utilizzato da Bob Wilson, John Cage e tanti altri artisti e compositori che, come in quest’occasione, ne hanno preso parti rielaborandole, mescolandole e creando qualcosa di nuovo. Allo stesso modo si fa il paragone tra Woyzcek e Gibellina, uno spartito in cui tanti architetti, artisti, scultori hanno posto la loro nota aldilà della visione d’insieme.
Il programma si conclude con il Museo Civico d’Arte Contemporanea “Ludovico Corrao”, del quale sarà possibile visitare la collezione, alle 21.30 con il primo dei due spettacoli portati in scena dal L.A.B. TeatroDanza&ArtiSceniche dell’Associazione UN.O, “Sette spose per Sunil”. Lo spettacolo, in stile Bollywood, è frutto di un lavoro che ha avvicinato i giovani partecipanti alla cultura del mondo Hindi, dove l’arte è sinonimo di musica e colori. È un pittoresco alternarsi di danza, musica e recitazione, unesplosiva miscela di coreografia moderna e danza folcloristica, contornati da una leggera storia d’amore.
“Sette spose per Sunil” è una storia damore e di sogni: un giovane, Sunil, viaggia per il suo piccolo quartiere nella grande città di Bangalore, accompagnato dal suo Saggio Maestro Sanjit. La scena si svolge all’interno di un mercato e tra poesie e scene di vita quotidiana, Sunil, nella speranza di trovare la donna giusta per se, si imbatterà in sette ragazze diverse, bellissime e sorprendenti. Tuttavia a Bollywood, il lieto fine è dobbligo.