La Sicilia è la prima regione italiana a ricevere la nomina a Regione europea della gastronomia 2025, assegnata dall’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism (Igcat). Un riconoscimento alle eccellenze dell’Isola, nata davanti all’apprezzamento di Diane Dodd, presidente di Igcat, per il cioccolato di Modica. E per la narrazione, tra turismo e gastronomia, che […]
La Sicilia prima in Italia a diventare Regione europea della gastronomia 2025. Sammartino: «Proposto un fondo da tre milioni per le eccellenze»
La Sicilia è la prima regione italiana a ricevere la nomina a Regione europea della gastronomia 2025, assegnata dall’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism (Igcat). Un riconoscimento alle eccellenze dell’Isola, nata davanti all’apprezzamento di Diane Dodd, presidente di Igcat, per il cioccolato di Modica. E per la narrazione, tra turismo e gastronomia, che la zona del Ragusano ha saputo fare di sé, facendo da apripista per la scoperta, da parte dell’istituto internazionale, delle altre eccellenze siciliane. La cerimonia di certificazione si è tenuta oggi alla presenza di Dodd, dell’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino e del sindaco di Catania Enrico Trantino. Un momento arrivato a conclusione di un tour della giuria del premio sull’Isola, dove si sono svolti incontri con oltre 70 stakeholders e organizzazioni di tutte le province.
«La giuria è rimasta colpita dall’approccio sostenibile all’agricoltura, orientata alla protezione delle specie e alla produzione alimentare tradizionale, e caratterizzata da un’attenzione per la natura, la cultura, l’artigianato e il benessere dei cittadini locali», spiega Dodd. Un orientamento che intende non rimanere solo sulla carta, seppur pregiata, della certificazione: «Il governo regionale ha proposto nella legge di Stabilità uno stanziamento da tre milioni di euro per valorizzare il nostro patrimonio e accogliere i turisti: un milione per il 2024 e due milioni per il 2025, l’anno del circuito», annuncia Sammartino. «Questa è la prova – conclude il sindaco di Catania Trantino – che la Sicilia può raggiungere grandi risultati facendo rete. E che potrebbe farlo su tanti settori».