Grazie a un accordo tra abi e sindacati (in testa la fabi), ogni lavoratore rinuncia a un giorno di ferie o a ex festivita' per creare nuovi posti di lavoro. Che cos'e' il fondo per il sostegno all'occupazione
Credito, al via le prima 900 assunzioni nel nome della solidarietà
GRAZIE A UN ACCORDO TRA ABI E SINDACATI (IN TESTA LA FABI), OGNI LAVORATORE RINUNCIA A UN GIORNO DI FERIE O A EX FESTIVITA’ PER CREARE NUOVI POSTI DI LAVORO. CHE COS’E’ IL FONDO PER IL SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE
di Giuseppe Angelini
Questo mese di aprile è stato foriero di novità positive sul fronte occupazionale. Il Comitato di Gestione del Foc, il Fondo per il sostegno all’occupazione (organismo paritetico tra le organizzazioni sindacali e Abi, lAssociazione bancaria italiana) ha, infatti, esaminato le prime domande di finanziamento (3860) provenienti dalle aziende (134) per le assunzioni o per le stabilizzazioni effettuate dall1/1/2012.
Dopo le verifiche del caso è stato autorizzato il finanziamento di un primo lotto di n. 900 assunzioni/stabilizzazioni, effettuate da 33 aziende, di cui il 55% donne. Inoltre, le assunzioni/stabilizzazioni di lavoratori e lavoratrici provenienti dalle Regioni del Sud (14%) e disabili (14,5%) hanno beneficiato di un contributo maggiorato del 20% come previsto dagli accordi.
Lentità complessiva del finanziamento stanziato per queste prime 900 assunzioni/stabilizzazioni è di oltre 7 milioni di euro.
Il Fondo è uno strumento fortemente voluto dai sindacati bancari (in testa la Fabi che è il sindacato maggiormente rappresentativo con oltre centomila iscritti), che permette di incentivare le assunzioni e, quindi, di creare nuovi posti di lavoro (stabili) con un meccanismo di solidarietà e autofinanziamento della stessa categoria.
Ogni lavoratore bancario, infatti, contribuisce con una giornata lavorativa rinunciando ad un giorno di ferie o ex festività (secondo il grado). E il primo esempio, in questi anni bui, nel mondo del lavoro di solidarietà vera, dove con un piccolo sacrificio si crea la possibilità di invertire un trend negativo ormai generalizzato, perché, purtroppo, anziché creare nuova occupazione stabile assistiamo alla perdita continua di posti di lavoro o ad una precarizzazione selvaggia.
Ci auguriamo che anche le altre categorie di lavoratori possano prendere esempio dai bancari.