A quanto pare fausto raciti dovrà ingoiare il rospo dell'ennesimo diktat romano. Dopo avere minacciato di portare il suo partito all'opposizione per protestare contro l'accelerata data dal presidente della regione al rimpasto, in serata il segretario regionale del pd siciliano, ha rilasciato una dichiarazione molto più conciliante, per usare un eufemismo:
Rimpasto, il Pd di Raciti domani farà i nomi
A quanto pare Fausto Raciti dovrà ingoiare il rospo dell’ennesimo diktat romano. Dopo avere minacciato di portare il suo partito all’opposizione per protestare contro l’accelerata data dal Presidente della Regione al rimpasto, in serata il segretario regionale del PD siciliano, ha rilasciato una dichiarazione molto più conciliante, per usare un eufemismo:
“Domani il Pd farà i nomi della sua delegazione per il nuovo governo alla Direzione regionale. E’ curioso che nella giornata di ieri il Presidente si sia voluto accertare che non fosse nostra intenzione accelerare sul rimpasto di Giunta” ha dichiarato Raciti in un comunicato stampa molto sintetico.
Ad occhio e croce, è successo che mentre Raciti litigava con Crocetta, Davide Farone, per conto della segreteria nazionale, si accordava su nomi e ruoli nel nuovo Governo siciliano.
Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che tra le new entry del Crocetta bis, da ore viene data per certa la presenza di una persona molto vicina a Renzi. Parliamo di Salvatore Calleri, catanese che vive a Firenze, Presidente della Fondazione Caponnetto. A lui dovrebbe andare la delega all’Energia.