I sindacati chiedono incontro urgente a presidente della regione e a presidente commissione sanita dell'ars: no a contratti di solidarieta, pronti allo sciopero
Sanità/ Servizio 118: Cgil, Cisl e Uil contro il Governo Crocetta: “No ai tagli”
I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO URGENTE A PRESIDENTE DELLA REGIONE E A PRESIDENTE COMMISSIONE SANITA DELL’ARS: NO A CONTRATTI DI SOLIDARIETA, PRONTI ALLO SCIOPERO
Ormai il Governo regionale di Rosario Crocetta è sotto assedio. Occupazioni di qua, occupazioni di là. In rivolta anche gli operatori del Servizio 118. Con le organizzazioni sindacali già sul ‘piede di guerra’.
No allennesimo tentativo i scaricare sui lavoratori con contratti di solidarietà il costo di scelte politiche miopi e di decisioni gestionali e aziendali errate.
Lo scrivono i rappresentanti delle Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil in una nella lettera inviata allassessore alla Salute, Lucia Borsellino, al governatore Rosario Crocetta e al presidente della Commissione Sanità allArs, Pippo Di Giacomo. I sindacalisti chiedono “un incontro urgente sul futuro lavorativo degli operatori del servizio.
Le tre sigle confederali del pubblico impiego hanno già dichiarato questa mattina un nuovo stato di agitazione e annunciano di essere pronti anche allo sciopero in assenza di risposte da parte del Governo.
Vogliamo sapere al più presto – dicono i segretari Michele Palazzotto (Fp Cgil), Luigi Caracausi (Cisl Fp) e Enzo Tango (Uil Fpl) – cosa ne pensano presidente e assessore alla Salute della proposta del Consiglio di gestione di avviare i contratti di solidarietà. Allo stesso tempo chiediamo di incontrare anche il presidente della Commissione Sanità dellArs, Di Giacomo, perché lintera classe politica regionale si faccia carico del problema.
I tre dirigenti sindacali chiedono: Limmediata attuazione del piano industriale, il rispetto degli accordi stipulati, limpegno del Governo a bloccare qualsiasi ricorso a contratti di solidarietà, limpegno delle Aziende sanitarie socie a mantenere e stabilizzare le attività svolte in regime di convenzioni di servizio così come previsto in tutti gli atti di programmazione politica economica e finanziaria.
Sul 118 da anni – concludono Palazzotto, Caracausi e Tango – assistiamo alla politica degli annunci e dei proclami. E ora di dire basta.
In realtà, oltre ad annunci e proclami è arrivata anche la proposta del numero uno del 118, Angelo Aliquò, nominato non senza code polemiche dal Governo Crocetta, di ridurre gli stipendi agli operatori di questo delicato servizio.
In base a quale principio i lavoratori di questo Servizio dovrebbero guadagnare di meno non si capisce. Forse perché la Regione ha problemi di ‘cassa’? E il Governo regionali e i gestori del Servizio 118 se ne accorgono solo ora?